Verso l’Ospedale Regionale di Lugano senza fumo

10 aprile 2019

Chi si è recato nelle ultime settimane all’Ospedale Civico ha certamente notato che all’entrata principale non si forma più il capannello di fumatori che un tempo sostavano presso la porta girevole. Inoltre, arrivando dall’autosilo è segnalato chiaramente il limite oltre il quale non è più consentito fumare. Queste disposizioni molto visibili – applicate anche all’Ospedale Italiano – sono accompagnate da una serie di altre misure terapeutiche descritte in un protocollo operativo e destinate alla sensibilizzazione dei pazienti fumatori sui benefici derivanti dalla cessazione dell’uso del tabacco e dei suoi prodotti. L’impegno assunto in questo campo ha permesso all’Ospedale Regionale di Lugano (ORL) – unico in Ticino – di ottenere la certificazione della Global Network for Tobacco Free Healthcare Services (GNTH), l’organismo internazionale indipendente attivo nella sensibilizzazione sul consumo di tabacco e dei suoi prodotti all’interno delle strutture sanitarie.

Un paziente su quattro è fumatore e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno il tabacco uccide 7 milioni di persone nel mondo. Di fronte a queste cifre allarmanti, l’ORL ha deciso di lanciare il progetto “ORL: verso un Ospedale senza fumo”, che con il tempo permetterà al Civico e all’Italiano di ridurre considerevolmente l’uso del tabacco e dei suoi prodotti al suo interno.

Un lavoro in profondità
L’intento non è quello di spaventare il paziente con l’elenco dei danni che il tabacco provoca alla salute; si privilegia invece un approccio costruttivo legato ai benefici immediati e prolungati nel tempo di una disassuefazione dall’uso del tabacco e al rafforzamento della motivazione del paziente. Tutto ciò è integrato dall’offerta di un sostegno farmacologico sostitutivo durante la degenza e, se desiderato, dalla continuazione della presa in carico mediante un programma di follow-up ambulatoriale. Il personale infermieristico e medico è coinvolto in un protocollo operativo comune molto strutturato che considera i bisogni e il percorso del paziente. Si va dalla redazione dell’anamnesi che identifica i pazienti fumatori, alla consegna di appositi opuscoli sul tema, alla possibilità di incontrare un consulente in tabaccologia della Lega Polmonare, alla visita medica che valuta la necessità di una terapia sostitutiva della nicotina.

Con il progetto, l’ORL aderisce al progamma svizzero ed internazionale che considera in modo critico il consumo di tabacco e dei suoi prodotti all’interno delle strutture sanitarie. Oggi, la vicepresidente dell’organismo internazionale GNTH e sua rappresentante in Svizzera ha consegnato ufficialmente all’Ospedale la prima certificazione prevista, quella di bronzo. L’attestato riconosce l’impegno per la riduzione dei danni alla salute, la diminuzione del consumo di tabacco fra il personale e i pazienti, l’offerta di consulenza e trattamenti, la ristrutturazione ambientale e l’allestimento di un regolamento interno.

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