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Il Cardiocentro nella cooperazione tra Svizzera e Unione Europea

L’Istituto Cardiocentro Ticino coinvolto dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione presso il Dipartimento federale degli affari esteri nell’ambito di un programma finalizzato allo sviluppo della cardiologia a Malta.

Il Cardiocentro nella cooperazione tra Svizzera e Unione Europea

Nella cornice degli accordi bilaterali con l’Unione Europea, la Svizzera sostiene numerosi progetti funzionali alla riduzione delle disparità economiche e sociali tra i paesi dell’Unione. Malta figura tra i paesi beneficiari di questi aiuti tramite un programma che prevede investimenti volti a migliorare le misure globali di contrasto alle malattie cardiache.

Il programma – la cui realizzazione è stata affidata al Cardiocentro in partnership con la Rega – si pone l’obiettivo di intervenire su tre fronti: il miglioramento della gestione diagnostica e terapeutica delle malattie cardiache, l’attivazione di campagne di prevenzione e sensibilizzazione sui fattori di rischio cardiovascolare, la gestione preospedaliera.

“È motivo di orgoglio per EOC e per la Sanità ticinese – commenta Glauco Martinetti, Direttore Generale EOC – la scelta dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione presso il Dipartimento federale degli affari esteri di coinvolgere l’Istituto Cardiocentro Ticino come partner di questo progetto, una scelta motivata anche dall’interesse manifestato dall’Ospedale Mater Dei della Valletta per i programmi di fellowship in cardiologia proposti dal Cardiocentro. Un primo significativo passo di questa collaborazione sarà proprio l’accoglienza di due cardiologi maltesi al Cardiocentro, dove completeranno un periodo di formazione in cardiologia interventistica finanziato con i fondi del programma. In prospettiva, si lavorerà per attivare collaborazioni strutturate e continuative tra cardiologi maltesi e svizzeri”.

Martedì 23 aprile alla Valletta l’Ambasciatrice svizzera Monica Schmutz-Kirgöz e il Direttore generale della Dipartimento governativo maltese responsabile del programma, Anthony Camilleri, hanno siglato l’accordo ufficializzandone l’avvio. Alla cerimonia erano presenti anche il direttore del Cardiocentro, Massimo Manserra, e il Prof. Giovanni Pedrazzini, primario di Cardiologia e decano della Facoltà di scienze biomediche dell’USI.