Diagnostica scintigrafica
La scintigrafia è un’indagine che permette di studiare le caratteristiche morfologiche e funzionali di organi e apparati del corpo umano attraverso la creazioni di immagini prodotte da una particolare strumentazione denominata Gamma Camera. Tale apparecchiatura registra le radiazioni emesse da un farmaco debolmente radioattivo (radiofarmaco) che, somministrato in minima quantità al paziente, si distribuisce negli organi che vengono studiati. L’indagine scintigrafica fornisce informazioni importanti per la diagnosi, la terapia e la prognosi di molte malattie. L’esame scintigrafico può essere effettuato acquisendo immagini in due dimensioni di un determinato organo (scintigrafia planare) o del corpo intero (scintigrafia whole-body). Inoltre le moderne gamma camere tomografiche consentono di acquisire immagini tridimensionali (single photon emission tomography, SPET) insieme alle corrispondenti immagini radiologiche (SPET/CT). Sia il radiofarmaco impiegato che la tecnica di esame differiscono in base all’organo in studio ed al quesito clinico.
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Come si effettua la scintigrafia?
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La scintigrafia è dolorosa e/o pericolosa?
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Chi può effettuare la scintigrafia?
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Gravidanza
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Allattamento
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È necessaria una preparazione prima della scintigrafia?
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Ê necessario sospendere la terapia farmacologica in atto?
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Cosa succede al termine della scintigrafia?
PET-CT
La tomografia ad emissione di positroni è una tecnica di indagine scintigrafica in cui vengono utilizzati radiofarmaci che emettono un particolare tipo di radiazioni: i positroni. Questi radiofarmaci permettono di studiare specifici processi molecolari mediante l’impiego di apparecchiature dedicate, i tomografi PET/CT, che producono immagini tomografiche ad alta risoluzione costituite dalla fusione delle immagini molecolari (PET) con le immagini radiologiche ottenute con la classica tecnica tomografica (CT). L’impiego di specifici radiofarmaci consente lo studio PET/CT di differenti malattie che coinvolgono il corpo intero o singoli organi o apparati.
Le applicazioni cliniche principali interessano diversi campi di medicina con principale utilizzo in oncologia, neurologia e cardiologia.
In ambito oncologico tale indagine permette di valutare le caratteristiche morfo-funzionali di diverse patologie tumorali, analizzare la risposta alle terapie, identificare eventuali recidive post-trattamento, nonché di ottenere utili parametri per la prognosi e la valutazione della aggressività biologica.
In neurologia tale metodica è utilizzata per lo studio delle principali patologie degenerative neurologiche e la valutazione di lesioni tumorali in fase di staging (come guida all’intervento chirurgico) e post trattamento.
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Come si effettua la PET-CT?
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L’esame PET/CT è doloroso e/o pericoloso?
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Chi può effettuare l’indagine PET/CT?
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Gravidanza
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Allattamento
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È necessaria una preparazione specifica prima della PET/CT?
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È necessario sospendere la terapia farmacologica in atto?
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Cosa succede al termine dell’esame PET/CT?
Radioprotezione: istruzioni per i pazienti che hanno eseguito un esame scintigrafico e PET/CT
L’isotopo radioattivo somministrato per l’indagine scintigrafica sarà eliminato per la maggior parte con le urine. Tuttavia, una piccola parte di radioattività potrà residuare nel suo corpo dopo aver lasciato l’ospedale: questa si ridurrà spontaneamente fino a scomparire completamente (i.e. decadimento) nell’arco di alcune ore. Ciò non comporta alcun rischio né per il paziente che, pertanto, può continuare a seguire la normale vita quotidiana, né per le persone che frequenta. In casi particolari sarà premura del Medico Nucleare fornire ulteriori informazioni.
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Posso andare al cinema o ad altri spettacoli?
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Posso servirmi della stessa toilette di cui si servono altre persone?
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Cosa succede se mi ricoverano in Ospedale?