Diritto a un'informazione adeguata

Mi dica, dottore…

La disponibilità del paziente a sottoporsi a un trattamento sanitario (al di là della grande fiducia che molti hanno nel proprio medico) dipende dalla qualità dell’informazione ricevuta sui benefici e sui rischi che il trattamento proposto comporta. L’informazione corretta è fondamentale per permettere al paziente di dare o negare il consenso a una prestazione sanitaria.

Il paziente deve essere informato adeguatamente sul suo stato di salute. In particolare deve potere sapere quale malattia ha (diagnosi), quali possibilità di guarigione ci sono (prognosi), quali sono le cure possibili (terapie) e quali sono i benefici e i rischi delle terapie proposte.

Ascoltare e capire quanto il medico ha da dire sulla nostra salute è importante per poter decidere con lui come farsi curare. Per un problema di salute esiste generalmente più di una terapia. Ogni cura comporta vantaggi e svantaggi. Bisogna scegliere le terapie che, a parità di efficacia, hanno meno effetti negativi.

Il medico deve usare parole comprensibili per farsi capire, deve spiegare in modo oggettivo e chiaro qual’è la malattia, quali possibilità di trattamento esistono e quali sono le possibilità di guarigione. Deve soprattutto assicurarsi che il paziente abbia capito.

In ambito chirurgico queste informazioni sono fornite durante il colloquio di consenso informato. Questo colloquio è documentato in un apposito modulo. Il medico chiederà al paziente di firmare questo modulo. La firma del paziente attesta unicamente la comprensione da parte del paziente delle informazioni fornite dal medico.