Un centinaio di medici di famiglia della Svizzera italiana ha partecipato sabato 21 gennaio al Simposio di pneumologia dell’Ospedale Regionale di Lugano, dedicato ai disturbi respiratori nel sonno, in particolare alla sindrome delle apnee nel sonno. Si tratta di pazienti generalmente in sovrappeso che russano e presentano ripetute pause della respirazione, talvolta fino a cento episodi per ora. Il sonno diventa così molto superficiale e di giorno i pazienti manifestano un’importante stanchezza.
Un elemento essenziale scaturito dal congresso è l’aumentato rischio cardiovascolare associato a tale patologia: frequente ipertensione arteriosa (talvolta difficile da curare), infarto, ictus cerebrale. In questi casi i sintomi non sono limitati alla stanchezza e possono quindi diventare pericolosi. All’Ospedale Civico, dove esiste uno dei 22 centri del sonno della Svizzera, 250 persone ogni anno si sottopongono, durante una notte, ad un esame polisonnografico che permette di confermare la diagnosi.
Il simposio ha permesso di meglio spiegare un fenomeno che viene studiato dalla medicina soltanto da una quindicina d’anni, che si è rivelato tutt’altro che banale e che tocca il 4% della popolazione, circa 3000 pazienti in Ticino, la maggior parte non ancora diagnosticata. L’approccio è interdisciplinare, ma il compito del medico generalista, che conosce bene il suo paziente, è determinante nell’interpretare i sintomi, che si presentano solitamente sottoforma di affaticamento. In Ticino sono attualmente 300 le persone che devono dormire con un respiratore, l’unico mezzo terapeutico oggi a disposizione per casi di gravità moderata o severa. L’apparecchio garantisce un flusso continuo di aria attraverso la gola eliminando il russare e le pause respiratorie. L’incontro di sabato ha confermato quanto sia importante trattare i casi a rischio con tale apparecchio.
Il simposio è stato organizzato dal Dr. Marco Pons, primario di medicina dell’Ospedale Civico, responsabile pneumologo del centro del sonno, e dalla Dr.ssa Fiammetta Bornatico vice-primario di neurologia, responsabile neurologo dello stesso centro. Le relazioni sono state tenute da specialisti dell’Ospedale Universitario di Zurigo (Prof. Claudio Bassetti, Prof. Erich Russi) e di Ospedali italiani (Dr. Alberto Braghiroli, Prof. Luigi Ferini-Strambi, Dr. Maurizio Grandi).