La scintigrafia tiroidea è un esame non invasivo basato sulla somministrazione endovenosa di un radiofarmaco (99mTc-pertecnetato) che studia l’attività delle cellule tiroidee. Consente di valutare la causa di una iperfunzione tiroidea, identificare tessuto tiroideo in sedi anomale (tiroidi ectopiche) e caratterizzare il funzionamento dei noduli tiroidei (i.e. “caldi” o “freddi”). Utilizzando un diverso radiofarmaco (99mTc-sestaMIBI) è invece possibile distinguere noduli sospetti da quelli non pericolosi. L’indagine dura circa 20 minuti e non è necessario il digiuno. La quantità di radiazioni cui è esposto il paziente è trascurabile e l’esame non presenta alcuna pericolosità. Come tutte le indagini con radiazioni ionizzanti l’esame è controindicato in gravidanza mentre è possibile eseguirlo in corso di allattamento (che deve essere sospeso per 12 ore dopo l’esame).