Presa a carico delle malattie tiroidee

L’ecografia è universalmente riconosciuto come l’esame più importante per identificare i noduli tiroidei sospetti. Molti studi hanno infatti dimostrato come i tumori tiroidei presentino caratteristiche ecografiche ben definite. I noduli sospetti vengono quindi sottoposti ad una aspirazione con ago sottile (fine needle aspiration, FNA) per ricavare materiale cellulare da analizzare. Quando la FNA non è conclusiva per una diagnosi il nodulo può essere sottoposto ad una biopsia differente (core needle biopsy, CNB) che permette di analizzare materiale costituito da tessuto e quindi molto più rappresentativo rispetto alla FNA. Tutte queste procedure sono disponibili in EOC e vengono svolte da un team di esperti nel contesto di una presa a carico multidisciplinare coordinata dall’Unità Tiroide del Servizio di Endocrinologia e Diabetologia EOC (responsabile Prof. Dr. med. Pierpaolo Trimboli).

I tumori tiroidei vengono trattati con un approccio multidisciplinare che prevede in prima istanza un intervento chirurgico. La rimozione di tutta la tiroide (tiroidectomia totale), e in casi selezionati di una metà di essa (emitiroidectomia), assicura infatti ottimi risultati a lungo termine con prognosi eccellente. Anche se spesso i tumori tiroidei sono contenuti all’interno della tiroide, talvolta essi metastatizzano nei linfonodi del collo. In questi casi è quindi necessario un approccio multidisciplinare per poter localizzare i linfonodi del collo metastatizzati dal tumore e rimuovere chirurgicamente tutti i linfonodi di quelle regioni dove sono state localizzate le metastasi (dissezione cervicale). Questo approccio è indispensabile per poter ottenere una buona prognosi. La rimozione della tiroide o di parte di essa è inoltre anche il trattamento di scelta dei pazienti con struma (aumento di volume della tiroide) senza sospetti tumorali. Il team di chirurgia tiroidea EOC (responsabile Dr.ssa med. Petra Makovac) svolge regolarmente queste procedure dettate da un approccio multidisciplinare ed è l’unico in Ticino che partecipa al registro europeo di questi interventi con l’obiettivo di migliorare costantermente la qualità.

Nel settore tiroideo la medicina nucleare sfrutta il fatto che le cellule tiroidee siano avide di iodio e utilizza quindi sostanze simili allo iodio che verranno captate dalle cellule tiroidee, maligne e benigne. I pazienti con tumore tiroide, dopo essere stati sottoposti a tiroidectomia totale, vengono generalmente trattati con iodio radioattivo con l’intento di ablare le cellule maligne eventualmente ancora presenti. Questo tipo di trattamento viene utilizzato, con ottimi risultati, anche in pazienti con noduli benigni che producono eccessive quantità di ormoni con lo scopo di rendere la tiroide normofunzionante. Il Servizio di Medicina Nucleare EOC (responsabile PD Dr. med. Gaetano Paone) è l’unico in grado di eseguire questi trattamenti in Ticino.