La Clinica di Radio-oncologia dell'Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli è dotata di una Risonanza Magnetica di ultima generazione (Philips Ingenia 1.5 Tesla). La MRI fornisce immagini che consentono di migliorare la pianificazione della radioterapia permettendo di discriminare struttura e composizione dei tessuti (ad esempio tessuti molli). Di conseguenza si ottengono informazioni più accurate sul tumore e sugli organi a rischio circostanti. La delineazione delle zone di interesse viene così facilitata migliorando la pianificazione ed il calcolo della dose da erogare. La pianificazione con MRI si affianca oggi alla tradizionale TC utilizzata per tutti i trattamenti ma, per particolari distretti corporei (tumori pelvici, urogenitali, ginecologici, cerebrali, della testa-collo), potrà in un prossimo futuro sostituire completamente la TC riducendo le incertezze nella delineazione, facilitando la pianificazione e non da ultimo migliorando il comfort del paziente. Inoltre le immagini MRI possono essere utilizzate per valutare la qualità dei trattamenti effettivamente erogati mediante controlli tra le sedute di radioterapia.
Consentirà inoltre di realizzare delle ricerche mirate alla conoscenza più approfondita delle caratteristiche biologiche di alcuni tumori e delle trasformazioni in corso di radioterapia (ad esempio studi di radiomica).
Ricerca
Il Servizio di Radioterapia è attivo nel campo della ricerca clinica, partecipando a numerosi studi nazionali del Gruppo Svizzero di Ricerca Clinica sul Cancro (SAKK) e internazionali dell’Organizzazione europea per la ricerca e cura del cancro (EORTC). Sono in corso ricerche anche nell’ambito della Radiomica che, mediante l'utilizzo di metodiche di analisi ed elaborazioni delle immagini quali il machine learning e l’intelligenza artificiale, si prefigge l’obbiettivo di aiutare lo specialista nella definizione della terapia più adatta e personalizzata per ogni paziente. I collaboratori del Servizio di Radioterapia, medici, tecnici e infermieri, sono continuamente aggiornati sull’evoluzione tecnologica e sulle conoscenze cliniche radioterapiche dedicate alla specialità. Il servizio si avvale della collaborazione della fisica sanitaria per lo studio del trattamento di radioterapia. Ogni proposta terapeutica viene discussa in modo interdisciplinare e condivisa con i professionisti delle altre discipline coinvolti nella cura dei pazienti.
L’utilizzo del calore per la cura dei tumori è stato introdotto con successo solo negli ultimi decenni; risale infatti al 1975 l’istituzione della Società Europea di Ipertermia Oncologica (ESHO), deputata alla definizione degli standard qualitativi e delle linee guida relative ai trattamenti ipertermici. L’ipertermia medica richiede infatti tecnologie avanzate, in grado di riscaldare efficacemente e in modo controllato il tumore e i tessuti strettamente adiacenti fino a temperature tra i 41°C e 44°C. Numerosi studi clinici hanno mostrato come l’ipertermia, quando somministrata con la radioterapia, sia in grado di aumentarne l’efficacia in numerose patologie.
Efficacia dell’ipertermia
L’ipertermia agisce secondo tre meccanismi principali: 1) inibisce la riparazione del danno al DNA delle cellule tumorali causato dalla radioterapia, 2) aumenta la perfusione, quindi comporta una maggiore ossigenazione dei tessuti tumorali, rendendoli più sensibili alla radioterapia, 3) elimina le cellule tumorali in ambiente ipossico. Inoltre diversi studi sono in corso al fine di confermare il ruolo favorevole dell’ipertermia nei meccanismi di immuno-modulazione delle terapie oncologiche. Il trattamento ha mostrato avere rari effetti collaterali e non indurre tossicità aggiuntive.
Tecnologie per l’ipertermia
L’Ipertermia è parte integrante dei trattamenti offerti dalla Clinica di Radio-oncologia dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana ed attivo su due sedi: l'Ospedale Italiano di Lugano e l’Ospedale Regionale di Bellinzona – San Giovanni. Le tecnologie disponibili utilizzano onde elettromagnetiche a radiofrequenza per depositare energia nei tessuti tumorali provocandone l’innalzamento di temperatura.
L’ALBA ON 4000D (MedLogix®) è il dispositivo per il trattamento di tumori semi-profondi o superficiali. Consiste di un applicatore collegato tramite un braccio meccanico al modulo di controllo. L’applicatore viene posizionato in corrispondenza del tumore; un campo elettromagnetico a 434 MHz con potenza variabile fino a 200 W scalda i tessuti. Per monitorare la temperatura raggiunta e la qualità del trattamento somministrato vengono utilizzati dei sensori posizionati a contatto con la pelle. L’ALBA 4D (MedLogix®) è il dispositivo per il trattamento di tumori profondi. Consiste di un array di quattro antenne a modulazione di fase in grado di generare campi elettromagnetici a 70 MHz con potenze fino a 2000 W. Tramite controllo elettronico, il dispositivo focalizza la massima deposizione di energia in corrispondenza del tumore. Il riscaldamento è monitorato con sonde termometriche dedicate.
Indicazioni
L’ipertermia consiste generalmente in trattamenti a cadenza settimanale o bisettimanale della durata di un’ora, che vengono effettuati immediatamente dopo il trattamento di radioterapia. E’ un trattamento ambulatoriale che non prevede procedure invasive a parte il posizionamento di sensori di temperatura in organi cavitari tramite cateteri e/o guide (vescica, retto etc,). Le indicazioni, basate su evidenza scientifica, per l’ipertermia superficiale e profonda sono:
- recidive locali di tumore mammario;
- recidive linfonodali di tumori del distretto testa collo;
- metastasi linfonodali e recidive locali di melanoma maligno;
- metastasi cutanee di tumori solidi;
- recidive tumorali locali sintomatiche
- tumori della cervice uterina;
- tumori della vescica;
- tumori del retto;
- sarcoma dei tessuti molli;
- tumori del pancreas;
- tumori dell’ano.
Ricerca
La Clinica di Radio-oncologia, grazie alla dotazione di dispositivi per eseguire trattamenti di ipertermia è attiva nel campo della ricerca clinica, collaborando con diversi partner internazionali. Ogni proposta terapeutica viene discussa in modo interdisciplinare all’interno dello Swiss Hyperthermia Network Tumor Board e condivisa con i professionisti di altre discipline (oncologi medici, radiologi, medici nucleari, patologi, ecc.).
Sono in corso ricerche con lo scopo di migliorare l’ambito della simulazione dei trattamenti tramite software dedicati e di “tools” in condivisione e combinazione con la radioterapia, in collaborazione con aziende del settore e ambiti accademici ( ad sempio Amsterdam University Medical Center). Sono inoltre in programma studi sull’integrazione dell’imaging di risonanza magnetica per ottimizzare e monitorare il trattamento radio-ipertermico.
Infine la Clinica partecipa attivamente a studi multicentrici (nazionali ed internazionali) sull’utilizzo della metodica in ambiti clinici non ancora supportati da solide evidenze scientifiche con lo scopo di aumentare le possibilità di cura ad altre patologie tumorali.