Dal 16 al 26 settembre 2010. L'EOC partecipa alla Settimana del Gusto 2010

10 settembre 2010

<p><strong>Da Faido a Mendrisio le specialit&agrave; del territorio servite ai pazienti.</strong></p>

L’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), l’ospedale multisito del Ticino, partecipa con entusiasmo a questa rassegna del gusto, perché convinto che l’alimentazione rivesta un ruolo importante nel processo terapeutico del paziente. L’alimentazione è un bisogno primario e una buona alimentazione è essenziale per il benessere dell’organismo. Inoltre, in base a diverse esperienze internazionali, è stato dimostrato come il miglioramento del benessere psico-fisico del malato, della qualità della cura e dell’assistenza e della stessa percezione del paziente nei confronti dei servizi sanitari, si consolidino anche attraverso una buona e corretta alimentazione verificata durante la sua permanenza in ospedale.  L'alimentazione ospedaliera assume anche  un rilievo non trascurabile in una società dove convivono persone di differenti fedi religiose, origini etniche e convinzioni filosofiche.

La ristorazione ospedaliera deve essere quindi improntata alla massima professionalità e dimostrarsi nel contempo particolarmente attenta alle modalità di approvigionamento delle materie prime favorendo l'uso di prodotti locali e di stagione (filiera corta e sostenibile). In tal modo, oltre che sulla qualità di vita del paziente, si può anche incidere positivamente sull'economia locale e sull'ambiente.

Durante la rassegna le cucine dei vari ospedali offriranno ricette tradizionali riviste in chiave moderna, per dimostrare che anche prodotti particolari possono rientrare in qualsiasi regime dietetico.

Tra le specialità che si possono assaporare citiamo: ossobuco di vitello in umido alla “Ticinese” in cremolata; i tre ravioli di lago in brodetto di legumi del piano di Magadino e zafferano; crespelle alla cima di rapa con buscion della valle di Muggio; tagliatelle alle castagne con spezzatino di coniglio; minestra alle castagne e funghi porcini; crespelle di grano saraceno con patate, porri e zincarlin.

Partecipano i servizi di ristorazione degli ospedali regionali di Lugano, di Bellinzona e Valli (sede San Giovanni e sede di Faido), di Mendrisio, di Locarno e della Clinica di Riabilitazione di Novaggio.
 

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