Cure palliative e terapia del dolore

Affrontare con efficacia ed appropriatezza i bisogni di un paziente con malattia cronico-evolutiva e dei suoi cari è un compito complesso. Gli specialisti delle cure palliative e di supporto giocano un ruolo chiave.

Approccio multidimensionale

La rete che si tesse attorno al paziente è composta da una prima linea, diretta responsabile delle cure, e da una seconda linea composta da consulenti e professionisti che collaborano con la prima linea in maniera interprofessionale ed interdisciplinare.


L’integrazione nelle cure di un team multiprofessionale specializzato in cure palliative all’interno del percorso della persona con malattia cronico-evolutiva permette di migliorare la presa in carico, garantendo un approccio multidimensionale che estenda le cure oltre il modello biomedico, in base alle necessità del singolo paziente.

L’identificazione dei pazienti di cure palliative viene richiesta alle équipe curanti di prima linea ed avviene attraverso l’utilizzo di strumenti che permettono di individuare tempestivamente chi necessiti di cure palliative, sulla base dei bisogni specifici, offrendo cure palliative precoci, di qualità ed appropriate.


La consulenza integrata permette una presa a carico sincrona tra la prima e la seconda linea. Si compone di un approccio multiprofessionale per la cura del paziente, combinando servizi e professionisti socio-sanitari, per soddisfare le necessità del paziente nei diversi momenti della malattia. 

Terapia del dolore

Il dolore è “un’esperienza sensitiva ed emotiva spiacevole, associata ad un effettivo o potenziale danno tissutale o comunque descritta come tale” (Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore IASP). Esiste ogni volta che il paziente lo esprime. Il dolore ha diverse dimensioni: bio-psico-socio e spirituali e può manifestarsi con ansia, disturbi dell’umore, depressione, sentimento di solitudine, di incompletezza e d’incapacità nel controllare la situazione.

La prevalenza del dolore oncologico varia dal 33% nei pazienti dopo trattamento curativo al 59% nei pazienti in trattamento antitumorale, fino al 64% nei pazienti con carcinoma metastatico, avanzato o in fase terminale. La presa a carico del paziente con dolore deve essere individualizzata e deve tenere conto del tipo di dolore, della localizzazione, della durata, dell’intensità e delle caratteristiche temporali, delle terapie concomitanti e della consapevolezza che la percezione soggettiva dell’intensità dolorosa non è proporzionale al tipo o all’estensione del danno tissutale, ma dipende dall’interazione di fattori fisici, culturali ed emozionali.

Nell’approccio palliativo al paziente con dolore cronico sono quindi fondamentali: 

  • La valutazione globale bio-psico-socio-spirituale della persona malata.
  • L’impostazione di un piano di cura che prenda in considerazione ognuna di queste sfere.
  • Obiettivi realistici e a breve termine secondo i desideri e i bisogni del paziente.
  • La rivalutazione costante dell’efficacia della terapia e dei suoi effetti collaterali.
  • La presa a carico interdisciplinare.
  • La comunicazione e l’informazione costante e regolare con paziente e famiglia.