L’Ente Ospedaliero Cantonale, tramite il suo nuovo Servizio di farmacologia e tossicologia clinica, è stato riconfermato dall’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic per esercitare la sorveglianza degli effetti collaterali di tutti i medicamenti dispensati nella Svizzera italiana. L’attività di farmacovigilanza è stata recentemente messa a concorso a livello nazionale e internazionale da Swissmedic, l’autorità svizzera di omologazione e di sorveglianza degli agenti terapeutici. Nell’ambito del mandato appena ottenuto, il Centro regionale di farmacovigilanza del Servizio di farmacologia e tossicologia clinica dell’EOC valuta le segnalazioni di reazioni avverse e le trasmette poi al Centro nazionale di farmacovigilanza di Swissmedic, che collabora strettamente con l’apposito organismo per la sicurezza dei medicamenti dell’Organizzazione mondiale della sanità.
L’EOC, grazie al recente inserimento del Centro regionale di farmacovigilanza nel nuovo Servizio di farmacologia e tossicologia clinica, resterà così uno dei sei centri regionali, accanto a quelli dei cinque ospedali universitari svizzeri, incaricati di ricevere ed elaborare le notifiche di reazioni avverse da farmaci dai professionisti sanitari e dai pazienti.
Un servizio attivo su tutti i siti EOC
Il Servizio di farmacologia e tossicologia clinica, creato all’inizio di giugno di quest’anno e diretto dal PD Dr. med. Alessandro Ceschi, ha la sua sede all’Ospedale Regionale di Lugano ed è inserito nel locale Dipartimento di medicina, ma è attivo su tutti i siti ospedalieri dell’EOC. Questa specialità, che in Svizzera esiste solo in alcuni ospedali universitari e cantonali, si occupa in particolare di tutti gli aspetti legati alla relazione tra i medicamenti e l’uomo. All’interno di questo servizio, il Centro regionale di farmacovigilanza, la cui responsabile operativa è la farmacista Raffaela Bertoli, è responsabile del mandato appena attribuito da Swissmedic per la sorveglianza delle reazioni avverse da medicamenti nella Svizzera italiana. Il Centro, che riceve ogni anno in media circa 300 segnalazioni relative a presunti eventi avversi dovuti a farmaci, può contare su una fitta rete di collaborazioni quotidiane con i medici degli ospedali pubblici e privati, i medici del territorio e le farmacie, il personale curante e l’Ufficio del farmacista cantonale.