Alla frontiera tra sonno e coscienza: meccanismi mentali e neurali delle parasomnie infantili
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Dinamiche mentali e meccanismi neurali delle parasomnie NREM nei bambini

Le parasomnie NREM, o “disturbi del risveglio” (come sonnambulismo, terrori notturni e risvegli confusionali), sono episodi ricorrenti e imprevedibili di risveglio parziale dal sonno profondo, durante i quali sonno e veglia coesistono, generando stati di coscienza alterata. Sebbene molto più frequenti in età pediatrica, la maggior parte degli studi si è finora concentrata sugli adulti. La diagnosi, inoltre, risulta talvolta complessa, soprattutto per le difficoltà di diagnosi differenziale con alcune forme di epilessia. A oggi, non esistono strumenti affidabili per prevedere o prevenire questi episodi nei bambini, che possono avere un impatto rilevante sul loro benessere e su quello delle famiglie. Le opzioni terapeutiche disponibili sono limitate e basate su conoscenze ancora frammentarie.
Questo progetto mira a colmare tale lacuna, studiando in modo sistematico cosa accade nel cervello dei bambini prima, durante e dopo un episodio. Mediante l’utilizzo di elettroencefalogrammi ad alta densità (EEG), verranno identificati i segnali cerebrali che precedono l’insorgenza delle parasomnie. Inoltre, i bambini saranno brevemente intervistati subito dopo ogni episodio, per rilevare la presenza di esperienze mentali (come immagini oniriche o stati allucinatori) che, pur frequentemente riportate, sono oggi trascurate dai criteri diagnostici ufficiali. Questo approccio consentirà di esplorare in modo innovativo i correlati neurali della coscienza durante il sonno, contribuendo alla revisione dei modelli clinici, teorici e diagnostici che descrivono tali episodi come puramente automatici e privi di contenuto soggettivo.
Nella fase sperimentale finale sarà testato un sistema non invasivo di stimolazione cerebrale, con potenziali applicazioni sia per l’induzione controllata degli episodi a scopo diagnostico, sia per la loro prevenzione o gestione in ambiente domiciliare. Il progetto si avvale della collaborazione con IDSIA/SUPSI e ZHAW per l’analisi dei dati tramite machine learning, con l’Università di Zurigo per lo sviluppo degli aspetti neurostimolatori, e con due centri accademici italiani per l’analisi video degli episodi.
Clinicamente, i risultati potranno portare a diagnosi più accurate e a nuove strategie terapeutiche per i disturbi del sonno in età pediatrica. Sul piano scientifico, il progetto offrirà un contributo originale alla comprensione dei meccanismi cerebrali che generano la coscienza, affrontando uno dei temi centrali della ricerca neuroscientifica contemporanea.
Il sostegno del programma Ambizione del Fondo Nazionale Svizzero rappresenta un passo fondamentale per consolidare l’indipendenza scientifica della Dr.ssa Castelnovo, rafforzarne il profilo accademico e avviare progetti di ricerca innovativi con un impatto duraturo nel campo della medicina del sonno e delle neuroscienze cognitive.