<p><strong>Convegno di studio martedì 5 febbraio a Mendrisio</strong></p>
Il medico, nelle corsie, è sempre più donna. Tanto che gli ospedali devono ripensare l’organizzazione del lavoro in funzione della presenza femminile passata in vent’anni dal 18% al 44%. Martedì 5 febbraio l’Ente ospedaliero cantonale (EOC) propone nell’aula magna dell’Accademia d’architettura di Mendrisio, dalle 13.30 in poi, un convegno di studio sui riflessi di cambiamenti che riguardano anche la relazione tra curanti e pazienti.
Se nelle posizioni più elevate, come quella del primario e di viceprimario, sono ancora poche, (13%) e in netta minoranza nella chirurgia, le donne nelle strutture EOC hanno “conquistato” il primato nella fascia dei medici assistenti, dove ora sono di gran lunga la maggioranza, 65%.
Il convegno, animato da Lorenza Hofmann, darà la parola agli specialisti e a chi lavora nelle corsie. Magdalena Rosende, dell’Università di Losanna darà una lettura sociologica, Concetta Pennuto, dell’Università di Tours, traccerà la storia della donna medico, Francesca Rigotti, dell’Università della Svizzera italiana parlerà della necessità di sventare la retorica della cura come valore femminile, mentre Marilena Fontaine Macullo aggiornerà il convegno sulle carriere femminili in Ticino.
Alla tavola rotonda finale parteciperanno i medici Brenno Balestra, Marilù Guigli Poretti, Sophie Venturelli Reynes e il direttore dell’Ospedale di Bellinzona Sandro Foiada.
Informazioni presso il servizio Risorse Umane dell’OBV di Mendrisio (Andreana Bernasconi, tel 091 811 32 56), iscrizioni all’indirizzo convegnoeoc.femminilizzazione@eoc.ch