Ricerca clinica, l’EOC ha avviato una piattaforma di servizi aperta anche ai ricercatori esterni

29 Oktober 2012

<p><strong>La ricerca clinica condotta nelle strutture dell&rsquo;Ente Ospedaliero Cantonale dispone dal 1&deg; ottobre scorso di una piattaforma di servizi aperta anche a ricercatori e gruppi esterni. La <a target="_blank" href="http://www.eoc.ch/pagina.cfm?menu=7472&amp;pid=7472">Clinical Trial Unit dell&rsquo;EOC (CTU-EOC)</a> &egrave; presente su 2 siti presso gli Ospedali di Bellinzona e di Lugano. Con un organico iniziale di 6 collaboratori &egrave; in grado di sostenere i ricercatori nelle varie fasi di sviluppo di uno studio: dal progetto, alla preparazione e all&rsquo;attivazione, alla richiesta di autorizzazioni, fino alle pubblicazioni scientifiche.</strong></p>

La ricerca clinica, che è la più vicina ai pazienti perché coinvolge direttamente le loro malattie, richiede un approccio metodologico e scientifico complesso. La CTU EOC, rispondendo al desiderio dei ricercatori di poter migliorare la conduzione dei loro studi, offre un supporto qualificato costruito sull’esperienza molto positiva di strutture analoghe nate negli anni scorsi negli ospedali universitari e in quelli cantonali. “Il nostro scopo - sottolineano i professori Jens Carsten Möller e Cristiana Sessa, medici e ricercatori, responsabili della CTU dell’EOC - è di rendere ancora più concreto il principio secondo cui si cura meglio dove si fa ricerca”.

La CTU, che ha già assunto la gestione di vari studi attualmente in corso, in particolare nell’ambito dell’oncologia e delle malattie neurologiche, procede secondo le leggi e le direttive nazionali in vigore; sul piano amministrativo lavora con un tariffario delle prestazioni con l’obiettivo di autofinanziarsi entro 3 anni.

La CTU sarà attiva anche nella formazione dei ricercatori e del personale come pure nell’organizzazione annuale della Giornata della ricerca clinica della Svizzera italiana, che nelle prime due recenti edizioni ha suscitato viva attenzione. La piattaforma, attivata il 1° ottobre scorso, ha già ricevuto diverse richieste di collaborazione. Gli interessi principali si situano nell’ambito delle neuroscienze (ictus, malattia di Parkinson, disturbi del sonno, sclerosi multipla) e nel settore dell’oncologia per le terapie standard, nel campo dei nuovi farmaci e della valutazione della qualità delle cure.
 

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