All’Ospedale Civico di Lugano in funzione la prima sala integrata del cantone

29 September 2011

All’Ospedale Regionale di Lugano è entrata in funzione la prima sala operatoria integrata del cantone. Un particolare sistema di gestione delle informazioni permette un minor affaticamento degli operatori, migliora la relazione tra le figure sanitarie presenti all’intervento e consente di stabilire collegamenti video “on line” di alta qualità con specialisti di altre sedi ospedaliere.

Al centro del concetto di “sala integrata” installata dall’EOC, che migliora ulteriormente la sicurezza del paziente, ci sono una serie di monitor mobili, a portata di mano del chirurgo, che possono essere manovrati senza lasciare il letto operatorio, come pure una telecamera ad altissima definizione che ripropone il sito operatorio su un grande schermo, anche in funzione didattica.
 
Minore affaticamento
Le nuove tecniche e la complessità di numerosi interventi richiedono al chirurgo un’accresciuta attenzione che spesso si traduce in affaticamento e stress per tutto il personale di sala. Ma anche le posizioni che il chirurgo deve assumere a seconda dell’intervento sono motivo di affaticamento. All’ospedale Civico sono così state introdotte misure ergonomiche che migliorano in modo straordinario il lavoro del chirurgo e delle altre figure professionali. La sala, con le relative apparecchiature tecniche e mediche, in pochi momenti è regolata a seconda delle esigenze e delle abitudini dall’operatore stesso.
 
La funzione dei monitor
Sui monitor, e sulle relative tastiere, il chirurgo, senza spostarsi, richiama in un istante dai server l’intera documentazione clinica, dalla cartella informatizzata del paziente, alle immagini diagnostiche, ai referti. Il chirurgo non deve più far capo agli assistenti di sala per ordinare questa o quell’informazione necessaria all’intervento.
 
La telecamera HD
La telecamera HD è di grande utilità per gli interventi a cielo aperto. A differenza di quelli in laparoscopia, visibili sullo schermo grazie alla piccola telecamera introdotta nel corpo dei pazienti accanto agli strumenti, gli interventi in campo operatorio aperto possono essere visti soltanto dal chirurgo che sta operando e da coloro che gli sono accanto. Grazie alla telecamera, gestita da un assistente, le immagini possono ora essere riprodotte su un grande schermo. La possibilità per tutti i presenti di condividere le immagini ha una funzione rilevante sull’armonia del gruppo, sul coinvolgimento di ciascuno e in generale sulla tranquillità dell’ambiente di lavoro. L’interattività, favorita dalla visione sullo schermo, permette ai tecnici di sala operatoria di sincronizzare meglio il passaggio degli strumenti ai chirurghi.
 
Elevato potenziale didattico
La funzione della sala operatoria intelligente è anche didattica per i chirurghi in formazione. La telecamera permette di registrare l’intervento o alcune sequenze per mostrarle, per esempio, ad un simposio; il gesto chirurgico, potendo contare su immagini molto nitide, può ancor meglio diventare un tema di discussione tra i senior i medici assistente. Il potenziale didattico della sala è ora davvero notevole. Le immagini, naturalmente, possono essere inviate dalla sala al PC o all’I Phone del primario di chirurgia o di un altri colleghi per una consultazione istantanea. L’intervento, soprattutto quello raro e complesso, può, infine, beneficiare di un orientamento esterno da parte di specialisti grazie alle immagini che possono essere trasmesse nei centri universitari svizzeri ed esteri con cui da tempo collaborano i chirurghi dell’EOC.
 
Anche negli altri ospedali
La trasformazione in sala operatoria “intelligente” ha richiesto un cantiere di tre mesi ed un investimento di 750 mila franchi. L’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), dopo averne testato l’efficienza a Lugano, ne allestirà anche negli ospedali di Mendrisio, Locarno e Bellinzona.
 
La sicurezza del paziente
La realizzazione del progetto è importante anche per la sicurezza del paziente perché traduce, ora anche sul piano tecnologico, le raccomandazioni dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS) già fatte proprie dall’ORL nell’ambito del concetto di “chirurgia sicura”: consenso informato, marcatura del sito chirurgico, identificazione del paziente all’ingresso del blocco operatorio, time-out.

 

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