Un simposio per i dieci anni della Commissione di etica clinica dell’EOC

10 settembre 2013
La Commissione di etica clinica dell’Ente Ospedaliero Cantonale (COMEC) compie dieci anni e per l’occasione è stato organizzato un simposio dal 12 al 13 settembre a Bellinzona presso il Teatro Sociale. Al convegno, intitolato “La presa di decisione etica: una sfida anche politica?” e aperto al pubblico, interverranno eminenti specialisti attivi nel campo dell’etica clinica provenienti da varie parti della Svizzera. Nella pratica clinica di medici e infermieri possono presentarsi situazioni complesse e di difficile soluzione, tematiche dal forte impatto emotivo, dove a volte i valori etici individuali sono messi a dura prova. Il simposio si interrogherà sulle modalità per strutturare il processo decisionale entro i criteri dell’etica clinica e sui valori e gli interessi da considerare nell’ambito della riflessione etica.

La COMEC è stata istituita nel 2003 dal Consiglio di amministrazione dell’Ente quale organo consultivo e di coordinamento per i problemi di etica clinica. È a disposizione dei collaboratori dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), in particolare dei medici e degli infermieri, dunque delle figure che lavorano direttamente con i pazienti e i loro famigliari.

Numero di casi in diminuzione
I suoi compiti - con costante riferimento alle direttive dell’Accademia svizzera di scienze mediche e della Commissione nazionale di etica - sono quelli di esprimere pareri in caso di conflitti di valore, introdurre raccomandazioni, indicazioni o proposte e promuovere il profilo etico nella formazione dei collaboratori dell’Ente. Oggi l’approccio etico alla cura è considerato importante in tutti gli Ospedali che fanno parte dell’EOC.
Il dilemma etico posto da una medicina sempre più tecnologica, differenziata e dall’aumento delle malattie croniche, come ad esempio quelle geriatriche ed oncologiche, è costantemente presente nell’attività ospedaliera. Tuttavia il numero dei casi sottoposti alla COMEC è tendenzialmente in diminuzione. Questa evoluzione può essere ritenuta positiva poiché verosimilmente è da ricondurre al fatto che i dilemmi etici - proprio grazie alla formazione impartita in questi 10 anni - sono discussi anche all’interno degli istituti, dove sono presenti persone di riferimento competenti. In questo modo il dilemma etico è affrontato e risolto nella maggior parte dei casi nella sua fase precoce senza che si trasformi in conflitto.

Tematiche di grande impatto emotivo
La COMEC, unitamente alla Fondazione Sasso Corbaro di Bellinzona, ha anche stimolato l’avvio di un Master di etica clinica e Medical Humanities presso la SUPSI, ora proposto per la seconda volta. Ha organizzato decine di formazioni in molti reparti ospedalieri: in quelli sensibili, come la medicina intensiva, la nefrologia e la neurologia, ma anche negli ambiti delle cure comuni. Fra le tematiche di maggiore impatto emotivo affrontate durante le formazioni figurano le decisioni di fine vita, le direttive anticipate, la comunicazione della diagnosi, l’adozione di misure salvavita quando le condizioni del paziente escludono qualsiasi recupero, l’infallibilità del medico o ancora il diritto alla guarigione.
Al centro dell’interesse ci sono pure argomenti meno noti al pubblico ma ben presenti nell’attività quotidiana di medici ed infermieri, come la contenzione fisica e farmacologica dei pazienti, l’utilizzo delle protezioni di sicurezza sui letti e la conseguente limitazione della libertà di movimento, la cura del dolore e il dialogo curanti-famigliari.

La Rivista Medical Humanities
Un contributo importante alla diffusione dell’etica clinica lo fornisce la Rivista per le Medical Humanities (rMH), oggi giunta al venticinquesimo numero, che è pure l’organo ufficiale della COMEC. Fondata nel 2007 dall’EOC, grazie anche al sostegno della Fondazione Sasso Corbaro di Bellinzona, la rivista è quadrimestrale e la sua redazione coinvolge una decina di persone. Gli autori degli articoli sono di volta in volta specialisti in numerose discipline, addetti ai lavori a contatto con i malati, ma anche pazienti che raccontano i loro percorsi di sofferenza. La rivista è distribuita ai collaboratori dell’EOC e a tutti gli interessati.
Il sito www.rivista-rmh.ch aperto proprio in questi giorni intende mettere a disposizione di tutti gli interessati i materiali raccolti in questi sette anni, iniziando dalla  trentina di “dilemmi etici”, trattati fino ad oggi dalla COMEC. Sul sito si trovano tutti i numeri della rivista e una collezione di parole-chiave attraverso le quali accedere facilmente ai contributi pubblicati. Il sito ospita anche un saggio delle fotografie d’autore che hanno illustrato i numeri della rivista.
 
 
Il programma del Simposio è consultabile sul sito web www.eoc.ch
 
Per ulteriori informazioni sono a disposizione il Dr. med. Fabrizio Barazzoni, Presidente COMEC e il Prof. Dr. med. Roberto Malacrida, Vice Presidente COMEC, tel. 091 811 13 01.

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