“Stroke Unit” EOC, curato il millesimo paziente

08 ottobre 2012

<p><strong>La struttura dell&rsquo;Ospedale Civico di Lugano riconosciuta nell&rsquo;ambito delle discipline MAS.</strong></p>
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&Egrave;&nbsp;stato accolto mercoled&igrave; 3 ottobre - nell&rsquo;unit&agrave; di cura dell&rsquo;ictus cerebrale dell&rsquo;Ospedale Civico di Lugano - il millesimo paziente. La &ldquo;Stroke Unit&rdquo; &egrave; stata aperta poco pi&ugrave; di 2 anni fa, nel maggio 2010, inizialmente con un numero ridotto di letti, per garantire un trattamento efficace e moderno dei pazienti colpiti da malattie cerebrovascolari acute, provenienti da tutte le regioni della Svizzera Italiana.</strong></p>
<p><strong>In questa unit&agrave; di cure semi intensive, oltre all&rsquo;ischemia e alle emorragie cerebrali, vengono trattate altre affezioni quali le meningiti, le encefaliti e gravi patologie del sistema nervoso centrale e periferico.<br />
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Il valore del riconoscimento
La creazione dell’unità specializzata e gli sforzi fatti per concentrare in un unico luogo le cure a questi pazienti sono stati la premessa per raggruppare una “massa critica” di pazienti, indispensabile per il riconoscimento, al Cantone Ticino, di uno degli 8 “Stroke Center” ammessi ad operare in Svizzera dalla Conferenza delle Direttrici e dei Direttori cantonali della sanità (CDS/GDK). Un ruolo importante, nello sviluppo in quella direzione, l’ha avuto il Prof. Claudio Bassetti, nel suo periodo di direzione del Neurocentro.

Il riconoscimento, avvenuto nell’ambito delle discipline considerate MAS (Medicina Altamente Specializzata), consente alla struttura dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) di ricevere risorse adeguate in termini di mezzi diagnostici, terapeutici e di personale, per aggiornare costantemente i trattamenti di queste patologie gravi. L’obiettivo, nel futuro prossimo, è di rafforzare ulteriormente il trasferimento dei casi acuti a Lugano dalle altre regioni della Svizzera italiana.

Sull’effettivo miglioramento della prognosi dei pazienti curati nell’unità di Lugano, rispetto alla situazione precedente, il primario di neurologia Dr Claudio Städler afferma che la tendenza osservata è quella di un miglioramento dell’evoluzione clinica del paziente, ma siamo molto prudenti: i casi trattati in una stroke unit sono i più gravi e per pronunciarci con il dovuto rigore dobbiamo attendere un maggior numero di dati. Ciò che sappiamo è che i risultati ottenuti negli altri centri cui la nostra esperienza si riferisce sono assai positivi in termini di prognosi e disabilità residua”.


Il ruolo degli Ospedali Regionali
L’unità, posta all’interno del Neurocentro, dispone attualmente di 6 letti monitorati sulle 24 ore e di un organico specializzato con 11 infermieri, diversi terapisti e 2 medici assistenti coordinati da medici neurologi senior (il Dr. Claudio Städler stesso e il Dr. Carlo Cereda, capoclinica).
I pazienti sono accolti nell’unità dopo il ricovero per le cure d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale Regionale di Lugano stesso ma anche degli Ospedali Regionali di Bellinzona, di Mendrisio e di Locarno. Da questi ospedali, secondo criteri di selezione prestabiliti, i pazienti sono trasferiti tempestivamente a Lugano.

Qui, oltre all’approfondimento della diagnosi e al trattamento farmacologico, viene attivato precocemente un programma di neuro-riabilitazione in stretta collaborazione con gli specialisti della Clinica Hildebrand di Brissago, nell’ambito di Reha Ticino. Del team interdisciplinare di cura fanno parte anche logopedisti, fisioterapisti e ergoterapisti. I pazienti che hanno superato la fase acuta sono in seguito trasferiti nuovamente negli Ospedali Regionali di riferimento oppure alla Clinica Hildebrand di Brissago per la prosecuzione della riabilitazione.


Per ulteriori informazioni:
Dr. med. Claudio Städler, primario di neurologia, Neurocentro della Svizzera Italiana, Ospedale Regionale di Lugano, 091 811 62 57

 

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