I servizi di cure intense dei quattro ospedali regionali dell’Ente ospedaliero cantonale
( Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio ) hanno ottenuto il primo premio nell’ambito del concorso “ Prix FoQual 2006 ” presentando il progetto “ ICU SAVE Study - Eventi avversi in cure intense ”
Iniziato nel 2002 su iniziativa del PD Dr med. Guido Domenighetti, caposervizio di cure intense dell’Ospedale regionale di Locarno, il progetto è stato in seguito costruito, promosso e guidato da un “ comitato di navigazione ” comprendente i medici e gli infermieri dei 4 reparti di terapia intensiva, un’infermiera coordinatrice, nonché il capo dell’area medica e la responsabile dell’area infermieristica della Direzione generale dell’EOC. Lo studio si iscrive nella riflessione sulla sicurezza verso il paziente, tema che progressivamente acquisisce una sempre maggiore importanza a livello nazionale e internazionale. L’errore in medicina, come per qualsiasi altra attività umana, é un evento insito nella pratica medica e va quindi approfonditamente analizzato e affrontato in modo trasparente. Non é quindi pensabile di pretendere delle prestazioni sanitarie con un grado di sicurezza esente da rischi e perciò prive di potenziali errori : l’incertezza, e il possibile errore che ne deriva, é quindi connaturata nell'attività stessa della medicina. Questo però non giustifica un atteggiamento passivo o remissivo ma obbliga ad agire in modo attivo e propositivo affinché la frequenza degli eventi sia ridotta al minimo e gli effetti risultino sempre meno gravi. È oggi ampiamente documentato, grazie anche alle esperienze maturate nel campo dell’aviazione civile, che un aspetto centrale nella gestione degli errori o degli errori sfiorati é la necessità di passare da un approccio che enfatizza l'errore individuale, colpevolizzando le dimenticanze o le disattenzioni, ad un sistema che consideri l’errore come un evento negativo legato ad un difetto di sistema.
È nel contesto di questa importante modifica dell’approccio culturale all’errore in medicina che si iscrive lo studio condotto nei servizi di cure intense dell’EOC. Si tratta infatti di un progetto che permette di gestire il rischio clinico, sviluppando una cultura di gestione dell’errore che consente di individuare il possibile incidente nel processo di cura al paziente, di analizzare le cause che lo hanno provocato ( o che potrebbero provocarlo ), di definire e implementare le azioni correttive necessarie a prevenire l’errore ancora prima che questo si possa verificare. Si tratta quindi di un approccio costruttivo, basato sulla trasparenza e sull’analisi profonda, che permette di migliorare la qualità della prestazione erogata e di conseguenza di aumentare la sicurezza del paziente.
Il premio è stato assegnato il 16 giugno scorso nell’ambito dell’assemblea generale di FoQual. Acronimo di Forum de la Qualité, FoQual è un’associazione attiva a livello svizzero nell’ambito della promozione della qualità nelle strutture sanitarie. Il risultato ottenuto gratifica l’EOC, i suoi ospedali e tutti i collaboratori. Tenuto conto dei criteri di originalità, di impatto sulla qualità delle cure, dei benefici per il paziente e della qualità della metodologia adottata, il progetto è infatti stato giudicato il migliore tra una rosa di altri provenienti da ospedali universitari svizzeri.
Bellinzona, 3 luglio 2006