Il 2004 all'Ospedale regionale di Locarno La Carità

27 giugno 2005

L’Ospedale di Locarno è il primo in Svizzera a richiedere l’accreditamento per la qualità delle cure presso l’organizzazione JCI (Joint Commission International), specializzata nella certificazione delle strutture sanitarie. E’ stato questo uno dei fatti salienti del 2004 dell’ospedale che, per quanto riguarda l’attività, ha confermato la sua posizione, con un numero stabile dei pazienti.

Accreditamento JCI e collaborazione transfrontaliera L’obiettivo principale dell’accreditamento alla JCI è di migliorare ulteriormente la sicurezza del paziente, di ridurre al massimo il rischio di errore, di tutelare i suoi diritti e quelli dei famigliari. L’adesione agli standard d’eccellenza richiesti da JCI permette di migliorare costantemente la qualità delle cure offerte al paziente. Nella primavera scorsa si è svolto un esame preliminare che ha permesso di identificare alcune aree di miglioramento, sulle quali l’ospedale locarnese sta già lavorando. La procedura in collaborazione anche con la clinica Hildebrand di Brissago, avviene nell’ambito di un progetto Interreg; in questo senso è stata stabilita una collaborazione attiva con l’Istituto clinico Mater Domini di Castellanza, con l’obiettivo di scambiare proficue esperienze nel campo delle cure offerte nelle due strutture transfrontaliere. L’ospedale sta attualmente preparandosi alla visita degli ispettori, prevista nel 2006, per verificare sul posto, uno dopo l’altro, i circa 400 aspetti su cui è fondato l’accreditamento, tutti misurabili con un punteggio. Oltre a giudicare l’organizzazione dell’attività nel 2006, JCI rivolge l’attenzione, soprattutto, all’efficacia delle cure e alla gestione del rischio clinico. Attività ospedaliera L’attività complessiva registrata nel 2004 riflette una sostanziale stabilità. Il numero complessivo di ricoveri ha registrato una lieve diminuzione rispetto al 2003 (- 2.2%) e dei pazienti (- 1.3%). I pazienti assistiti sono stati 7’131 con 54’248 giornate di cura di cui il 79.4% in camera comune, il 9.4% in camera semiprivata e l’11,2 % in camera privata. La degenza media si è leggermente alzata, passando da 7,63 a 7,68 giorni, mentre l’occupazione media dei letti è dell’84.70 % con un effettivo di 175 letti. Il 34% dei pazienti è stato ricoverato nel reparto di chirurgia, il 33% in quello di medicina, il 15% in quello di ginecologia e ostetricia, il 13% in quello di pediatria e il 5% in neonatologia. Durante il periodo della loro degenza sono stati curati 797 pazienti nel reparto di cure intense. L’81% dei pazienti provengono dalla regione del Locarnese, il 8% dalle altre regioni del cantone, il 6% da altri cantoni e il 4% dall’estero. L’attività ambulatoriale è rimasta sui livelli del 2003 con un totale di 31'340 pazienti curati. Accordo con la Clinica Hildebrand L’attività del 2004 alla “Carità” è stata contraddistinta anche dall’accordo con la Clinica di riabilitazione Hildebrand di Brissago che, come noto, è dal 1° gennaio 2005 responsabile del servizio di fisioterapia della Carità, sia per i pazienti degenti, sia per gli ambulanti. Grazie a questa nuova prassi l’ospedale ha potuto migliorare ulteriormente la presa a carico globale del paziente; le competenze degli specialisti in riabilitazione di Brissago sono infatti già a disposizione nel periodo di degenza acuta, con un deciso miglioramento del passaggio delle informazioni tra le due strutture sanitarie. Pronto soccorso Nel 2004 è terminata la progettazione del nuovo Pronto Soccorso che andrà in cantiere durante l’autunno di quest’anno. La dr.ssa Marilù Guigli è stata nominata caposervizio a partire dal l° marzo 2005.

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