Di notte un’unica struttura per la medicina d’urgenza
E’ stata avviata nei mesi scorsi la riorganizzazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Regionale di Lugano. Nello stesso tempo è giunta una nuova figura professionale, quella di responsabile medico del Pronto Soccorso, che l’EOC sta introducendo in tutti gli ospedali. Il dottor Robert Sieber svolge questa funzione dal 1. maggio scorso per entrambe le sedi dell’ospedale luganese. In precedenza il dottor Sieber era vice capo-servizio del Pronto Soccorso dell’Ospedale cantonale di San Gallo.
L’obiettivo del riordino del Pronto Soccorso è di migliorare ulteriormente la presa a carico dei pazienti attraverso una più efficace ripartizione delle competenze, nell’ambito della progressiva integrazione fra Civico e Italiano. Il nuovo concetto è fondato sulla tendenza consolidata negli ultimi anni nel campo delle urgenze: al Civico la gestione dei casi più complessi e all’Italiano le indicazioni di minore gravità.
In questa prospettiva rientra la decisione di ammettere in un’unica struttura, all’Ospedale Civico, le urgenze che si presentano nelle ore notturne e questo a partire da lunedì 22 settembre. Di conseguenza il Pronto Soccorso dell’Ospedale Italiano rimane aperto nella fascia oraria diurna, dalle 7 alle 21. Del cambiamento sono stati informati in modo adeguato i servizi d’urgenza della regione. La decisione, già preannunciata a più riprese e concordata a suo tempo con i medici primari dell’Ospedale Italiano, non tocca l’organico del personale e non incide sulla missione attribuita all’Ospedale.
Grazie al suo aggiornato equipaggiamento diagnostico, ad un’équipe di lunga esperienza formata nel campo delle cure urgenti e agli specialisti immediatamente raggiungibili, l’Ospedale Civico in poco tempo è in grado di prendere a carico in modo completo anche i casi più complessi. In questo senso la concentrazione delle cure d’urgenza in un solo ospedale durante le ore notturne, anziché in due sedi, consente di riunire le risorse per un servizio di pronto soccorso efficace, moderno e sicuro al servizio di tutta la popolazione del Luganese.
Quanto alle ammissioni diurne, sono destinate ad aumentare quelle avviate all’Italiano, così da sgravare il PS del Civico, a vantaggio di una maggior prontezza d’intervento nei casi complessi.
Alcune cifre
Le richieste di soccorso durante la notte, all’Italiano, sono in media 5 per notte; un volume d’attività di gran lunga inferiore agli interventi diurni e si tratta di solito di casi leggeri. Per quanto riguarda l’Ospedale Civico, si assiste ad un forte aumento delle richieste diurne e ad una sostanziale stabilità del soccorso notturno, ciò che permette di assorbire anche le emergenze notturne sino ad oggi avviate all’Italiano.
I casi definiti “molto gravi” trattati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Regionale di Lugano - al di là di quelli ammessi con le ambulanze - sono circa 150 all’anno e già oggi sono per la maggior parte avviati al Civico. Si tratta comunque di una parte assai esigua rispetto al totale degli interventi nei due PS, attualmente circa 30 mila all’anno.
Tempi d’attesa
Fra gli obiettivi generali della riorganizzazione c’è la diminuzione dei tempi d’attesa per i pazienti non gravi, che, come spiegato, rappresentano la parte più importante degli utenti. Un risultato che sarà perseguito separando le richieste di primo intervento, e dunque prioritarie, da quelle dei pazienti che giungono al Pronto Soccorso per eventuali successive visite di controllo, prima che il paziente sia affidato al proprio medico curante. Queste visite saranno effettuate prevalentemente in ambulatorio all’Italiano, dove i tempi d’attesa sono già oggi più brevi.
Medico curante
Il Pronto Soccorso desidera coinvolgere maggiormente il medico curante. Il numero dei medici di famiglia che prendono a carico piccoli interventi d’urgenza è attualmente esiguo; il paziente si rivolge d’abitudine al Pronto Soccorso, senza interpellare dapprima il proprio medico di fiducia, aumentando notevolmente il carico di attività del PS. Una vicinanza maggiore del medico curante favorirà una riduzione dei costi ospedalieri, migliorando la funzionalità del Pronto Soccorso.
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Per ulteriori informazioni sono volentieri a disposizione il direttore Gianluigi Rossi e il direttore sanitario dottor Guido Robotti (091 811 62 41)