L’EOC respinge con fermezza le dichiarazioni della Direzione del Cardiocentro, apparse questa settimana sulla stampa, secondo cui fra le cause che hanno determinato le misure di riduzione del personale messe in atto nei giorni scorsi presso il Cardiocentro (CCT) ci sarebbero la concorrenza esercitata dall’Ospedale regionale di Lugano (ORL) e le tariffe praticate dall’ORL per servizi svolti in favore del Cardiocentro.
Tali dichiarazioni distorcono la realtà dei fatti e appaiono incomprensibili, soprattutto alla luce del risultato positivo scaturito dall’incontro del 18 novembre u.s. fra le delegazioni dei due istituti e dalla chiara volontà di collaborazione espressa dal Presidente del CCT Arch. Giorgio Giudici e dal Presidente dell’EOC Fabio Rezzonico. In tale occasione erano state poste le premesse per la costituzione, nelle prossime settimane, di un contratto di prestazione che definisse competenze e strutture, nel rispetto dei mandati previsti dalla pianificazione ospedaliera cantonale.
In primo luogo l’EOC, preso atto anche del parere unanime dei propri Primari di medicina interna, ribadisce che – per assicurare una corretta presa a carico dei pazienti e per non pregiudicare il ruolo dell’ORL nel campo della formazione – il servizio di cardiologia non invasiva deve rimanere anche in futuro all’interno di questo ospedale come avviene in tutti gli altri ospedali dell’EOC. La recente nomina del Prof. Dott. Giorgio Noseda a responsabile della cardiologia non invasiva dell’ORL rientra perfettamente in questa visione. Il servizio utilizza letti già esistenti; le attrezzature sono modeste e paragonabili a quelle in uso presso un normale studio medico di cardiologia.
Tale suddivisione dei compiti è stata ribadita in diverse occasioni da importanti atti legislativi e contrattuali; l’ultimo, in ordine di tempo, è il Decreto legislativo del 20 giugno 2001 concernente l’elenco degli istituti autorizzati ad esercitare a carico dell’assicurazione contro le malattie (pianificazione ospedaliera); qui si riconoscono al CCT 20 posti letto ed un mandato nel campo della cardiologia invasiva e della cardiochirurgia. La medesima situazione di complementarità e di chiarezza è sempre stata alla base di tutti gli atti precedenti: in particolare nel Decreto del Gran Consiglio del 29 settembre 1999 concernente il sussidiamento straordinario del CCT viene confermato il mandato di prestazione nei soli campi della cardiochirurgia e della cardiologia invasiva; la medesima chiarezza si trovava nel contratto di costituzione del diritto di superficie del 27 settembre 1996 tra l’EOC e il CTT in cui si conferma che quest’ultimo limita la sua attività nei campi appena ricordati, “rinunciando all’istituzione di reparti o servizi concorrenti rispetto all’ORL”. E’ quindi semmai il Cardiocentro che, in manifesta violazione dei contratti sottoscritti e delle decisioni del Gran Consiglio, svolge attività attribuite all’ORL e non viceversa.
Per quanto riguarda le tariffe si rammenta che l’EOC fornisce al Cardiocentro numerosi servizi, dagli esami di laboratorio a quelli radiologici, dall’elettricità ai pasti per i degenti. Per queste prestazioni è in vigore un contratto liberamente sottoscritto dal CCT le cui tariffe sono quelle normalmente in uso nel campo ospedaliero.
Le dichiarazioni rese nei giorni scorsi dai responsabili del CCT ribaltano in modo scorretto sull’ente pubblico una situazione di precarietà finanziaria che ha sempre contraddistinto l’attività del Cardiocentro sin dalla sua apertura e che non può essere in alcun caso attribuita all’EOC ma che è di esclusiva responsabilità della Direzione del CCT.
Bellinzona, 4 dicembre 2002
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Fabio Rezzonico, Presidente del Consiglio di amministrazione dell’EOC, Tel. 091 640 37 40