Il Politecnico federale di Zurigo e il Neurocentro della Svizzera Italiana (NSI) hanno attivato un'importante collaborazione medico-scientifica in campo geriatrico. Al centro di questa partnership è lo studio della sarcopenia, ovvero la graduale perdita di tessuto e forza muscolare, che spesso insorge con l’avanzare dell’età. Questa patologia colpisce nel mondo una persona su cinque tra la popolazione che ha superato i 65 anni e addirittura due persone su tre oltre gli 80 anni. Questa iniziativa scientifica sarà condotta all’Ospedale Italiano di Lugano e sarà la prima del genere a livello nazionale. Permetterà di conoscere l’impatto della sarcopenia nella popolazione ticinese e di riconoscere per tempo l'insorgenza di questa nuova sindrome geriatrica, consentendo di lavorare sulla prevenzione.
La collaborazione è posta sotto la supervisione di due professori, uno del Politecnico federale e uno del Neurocentro. Da una parte il Dr. med. Eling D. de Bruin, professore ordinario del Karolinska Institutet di Stoccolma e leader del gruppo di ricerca sull’apprendimento e controllo motorio del Dipartimento di Scienze della Salute e Tecnologia del Politecnico federale di Zurigo. Dall’altra parte il direttore medico e scientifico del Neurocentro, Prof. Dr. med. e Dr. phil. Alain Kaelin. Questa iniziativa scientifica sarà condotta dal dottorando di ricerca Federico Gennaro, del Dipartimento di Scienze della Salute e Tecnologia del Politecnico, coadiuvato dal Dr. med. Paolo Maino, responsabile del Centro di Terapia del Dolore del Neurocentro.
Rischio di caduta aumentato
Negli ultimi decenni, l'aspettativa di vita globale è aumentata notevolmente, ma di pari passo sono aumentate pure le problematiche legate all’anziano ed è stata individuata la nuova sindrome della sarcopenia per le persone che hanno superato i 65 anni. In questa popolazione geriatrica si constata in effetti un progressivo declino a livello muscolare oltre che a livello neurofisiologico, che può compromettere lo svolgimento di attività quotidiane come la semplice camminata, ma anche aumentare il rischio di caduta.
La partnership appena avviata permetterà anche a partecipanti volontari di sottoporsi gratuitamente ad uno screening per la presenza della sarcopenia. In un secondo momento, gli stessi partecipanti potranno eventualmente essere coinvolti nella ricerca di nuovi metodi non invasivi per l'identificazione della sarcopenia.
Questa iniziativa medico-scientifica, oltre ad essere una prima nazionale, rafforza la collaborazione con il Politecnico di Zurigo, partner importante della Medical Master School dell’Università della Svizzera Italiana, che prenderà avvio nel 2020.