Gli accertamenti sanitari effettuati all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona sugli occupanti del bus inglese hanno permesso di escludere il contagio da meningite. Nessuna esposizione a pericolo per la popolazione ticinese.
Ieri sera verso le ore 19h30 ad Airolo, nel parcheggio di Stalvedro, è stato fermato un torpedone con targhe della Gran Bretagna, su richiesta delle Autorità italiane. A bordo vi erano 47 studenti universitari e due autisti che stavano facendo rientro al loro Paese. Il fermo si è reso necessario poiché vi era la possibilità che gli stessi fossero entrati in contatto con un caso di meningite: uno dei ragazzi, un 19enne, era stato ricoverato in Italia, dopo essere stato colto da malore ed una volta giunto al Pronto Soccorso è deceduto per sospetta meningite.
Su indicazione del Medico cantonale il torpedone e i loro occupanti sono stati accompagnati sino all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona dove sono stati presi in carico e visitati. In tutto sono state accolte 49 persone tra studenti e autisti del bus. Tutti sono stati visitati e dopo aver escluso la presenza di sintomi evocatori di infezione sono stati sottoposti a terapia profilattica. Tre giovani che presentavano uno stato febbrile sono stati traferiti in Pronto Soccorso e sottoposti ai necessari accertamenti che hanno permesso di escludere la presenza di una meningite. Gli altri sono stati rifocillati e presi in carico dal care team prima di riprendere il viaggio di ritorno. In Ospedale sono rimasti pure due accompagnatori per assistere i tre studenti ricoverati. Il bus verso le ore 03:00 è ripartito in direzione nord con 44 studenti e i due autisti.
In nessun momento la popolazione ticinese è stata esposta a pericolo, sia perché gli occupanti del bus non erano malati, sia perché non sono mai entrati in contatto con nessuno sul territorio.