Scelto il vincitore del concorso per l'ampliamento dell'Ospedale Regionale di Mendrisio

23 ottobre 2015

È lo studio di architettura M. Gaggini, di Lugano, il vincitore del concorso indetto dall’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) per l’ampliamento dell’Ospedale Beata Vergine (OBV) di Mendrisio, con l’edificazione di una nuova ala e l’estensione dell’autosilo. La giuria, presieduta dal membro del Consiglio di Amministrazione dell’EOC Daniele Caverzasio, ha scelto il progetto all’unanimità. Nel progetto premiato, la giuria ha individuato la soluzione più adeguata da diversi punti di vista: inserimento urbanistico, coerenza architettonica, funzionalità e razionalità, efficienza economica, flessibilità e adattabilità in vista dei futuri sviluppi del contesto sanitario. La nuova ala costituisce un arricchimento per lo spazio pubblico antistante l’ospedale attuale. Si tratta di un elemento che non si pone in concorrenza con l’edificio principale, ma lo completa e nel contempo definisce l’ampio parco pubblico nel quale si inserisce. Il progetto scelto, con la sua precisa definizione del parco, potrà anche dare un contributo ai futuri progetti del Comune di Mendrisio per la sistemazione di Via Turconi.

Sono stati complessivamente 38 i progetti inoltrati alla giuria, composta di tre rappresentanti dell’EOC, di un rappresentante del Comune di Mendrisio e di cinque architetti esterni. Otto di questi progetti sono poi stati sottoposti ad un’analisi approfondita. Nel pieno rispetto del quadro legale di riferimento, la giuria ha infine stilato una sua classifica senza conoscere gli autori dei progetti esaminati; soltanto al termine di tutta la procedura e al momento della designazione del vincitore il notaio incaricato dall’EOC ne ha rivelato l’identità. Il monte premi complessivo per il concorso era di 290'000 franchi, che verranno suddivisi fra gli otto finalisti.

Un’esposizione a Mendrisio con tutti i progetti
Il progetto premiato si inserisce in modo armonioso nel contesto del terreno prospiciente l’attuale struttura, valorizzandolo. Tra l’altro, rispetta il secolare cedro che si trova sul sedime, cui la popolazione locale è particolarmente affezionata. Nel corso della seconda metà di gennaio 2016, il Mercato coperto di Mendrisio ospiterà un’esposizione con tutti i 38 progetti giunti dalla giuria. Ciò permetterà alla popolazione di rendersi conto direttamente delle peculiarità di ciascuno dei progetti passati al vaglio degli esperti.

Il prossimo passo sul percorso che porterà alla costruzione della futura nuova ala dell’OBV con l’estensione dell’autosilo sarà l’esame del progetto vincitore e delle motivazioni della giuria da parte del Consiglio di Amministrazione dell’EOC, banditore del concorso e committente. Il nuovo edificio, la cui entrata in servizio è prevista fra circa quattro-cinque anni, sorgerà sul terreno prospiciente l’attuale struttura. L’investimento massimo previsto è di CHF 27,5 milioni per l’edificio e CHF 5,5 milioni per l’autorimessa (importi IVA esclusa).

Un nuovo polo ambulatoriale collegato con l’attuale sede
L’ OBV, inaugurato nel 1990, vuole proiettarsi nel futuro conformemente agli indirizzi della Pianificazione ospedaliera cantonale e a quelli strategici EOC. In questo senso l‘OBV si profila sempre più come Ospedale Regionale di prossimità attento all’evoluzione dei bisogni sanitari del territorio. La nuova ala proporrà dunque un polo ambulatoriale collegato con l’attuale sede per sfruttarne le sinergie, ma perfettamente autonomo, in modo da separare chiaramente le due dinamiche, quella delle degenze stazionarie e quella ambulatoriale, i cui requisiti strutturali e funzionali sono assai diversi.

L’OBV ha fortemente creduto in questi anni allo sviluppo di una rete sanitaria territoriale, che sappia rispondere ai bisogni di cure della popolazione tramite la collaborazione con i principali partner sanitari (Servizio assistenza e cure a domicilio del Mendrisiotto, Hospice, Lega contro il cancro, Lega polmonare, antenna OSC), che troveranno posto proprio nella nuova ala, rinforzando così le indispensabili sinergie. I nuovi spazi saranno dedicati anche ad un’unità di cure post e sub-acute orientata ai bisogni del paziente, garantendo la continuità delle cure finalizzata al rientro a domicilio di pazienti spesso anziani e polimorbidi. La presenza all’OBV di una forte geriatria acuta con programmi riabilitativi differenziati in ospedale diurno e la presenza contemporanea di partner sanitari locali permetterà di sviluppare nuovi modelli di presa in carico integrata e multidisciplinare.

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