Nuova tecnologia a supporto della lotta contro il cancro

08 giugno 2004

Ben presto il servizio di medicina nucleare dello IOSI (Istituto oncologico della Svizzera italiana) dell'Ente ospedaliero cantonale potrà usufruire di un'apparecchiatura "Positron emission tomography", meglio conosciuta come "PET-CT", che sarà ubicata presso la sede dell'Ospedale San Giovanni di Bellinzona. La tecnologia PET - che rientra nelle metodiche investigative tipiche della medicina nucleare - permette, tramite la visualizzazione della distribuzione di un farmaco radioattivo iniettato nel paziente, di ottenere informazioni sull’attività biochimica, sul metabolismo cellulare e sulla fisiologia di un tessuto indagato. A differenza di gran parte delle altre metodiche diagnostiche, che forniscono indicazioni sulla morfologia, la PET permette un'investigazione a livello funzionale, particolarmente preziosa perché permette di indirizzare l'approccio terapeutico, monitorarne l'effetto e valutare nel dettaglio la prognosi del paziente sottoposto ad esame. Attualmente in Svizzera vi sono una decina di apparecchi e quello del San Giovanni sarà il primo e probabilmente l'unico a sud delle alpi. I principali campi di applicazione di questa tecnologia sono l’oncologia, dov'è impiegata per la caratterizzazione e la diagnostica di neoplasie, come pure per la stadiazione (definizione del grado di malattia) e il monitoraggio dei pazienti post-trattamento. Sono inoltre possibili esami per la verifica di funzionalità neurologica (analisi sulla demenza, alzheimer, parkinson ed epilessia) ed alcune indagini cardiologiche (valutazione della vitalità miocardica). A livello EOC, oltre alle applicazioni di routine nel campo oncologico, si nutre un grande interesse per le possibilità di integrazione di questa tecnologia nel trattamento di pazienti bisognosi di radioterapia, dove la PET risulta estremamente importante per la localizzazione delle patologie da trattare e per la definizione tridimensionale dei piani di trattamento, accrescendo così l'efficacia dei trattamenti radioterapici. L'EOC ha già ricevuto l'autorizzazione da parte del Consiglio di Stato, conformemente al Decreto legislativo concernente la pianificazione delle attrezzature medico-tecniche di diagnosi o di cura a tecnologia avanzata o particolarmente costosa (clausola del bisogno), per l'impiego clinico della tecnologia PET. Essa riveste una grande importanza anche dal profilo scientifico e nella ricerca farmacologica, settore nel quale lo IOSI opera attivamente al pari di un istituto universitario. In questo ambito la PET permette di visualizzare l’evoluzione di una molecola dopo la sua immissione nell’organismo, rispettivamente di sorvegliare e valutare gli effetti dei nuovi preparati anti tumorali. A seguito di questa decisione si procederà con l'allestimento degli spazi necessari per mettere a disposizione di pazienti e ricercatori ticinesi questa nuova tecnologia a partire dai primi mesi del prossimo anno.

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