<p><strong>Per la seconda volta consecutiva il Servizio infermieristico dell’ Istituto Oncologico della Svizzera italiana (IOSI) ha ricevuto il primo premio per il miglior progetto presentato al congresso dell’Associazione cure infermieristiche oncologiche della Svizzera (Onkologiepflege Schweiz), svoltosi a Berna. Un gruppo di infermieri ha acquisito una formazione specifica per collocare in una grossa vena del braccio, con l’ausilio di un sonografo ad ultrasuoni, un particolare tipo di catetere venoso centrale (PICC) per l’infusione di liquidi, alimenti e farmaci.</strong></p>
Rispetto alle tecniche usuali, questa ha il vantaggio di essere molto sicura, poco costosa (non richiede l’uso della sala operatoria), pratica, ben tollerata, stabile, con minori complicazioni; il catetere, inoltre, può essere tenuto anche a casa, dopo la dimissione, ed è riutilizzabile per cure successive, senza dover cercare ogni volta nuove vie venose. Ne hanno già beneficiato, in un anno, una settantina di pazienti, sia nel reparto IOSI di Bellinzona che negli ambulatori di oncologia degli ospedali regionali.
A domicilio, un’informazione accurata, insieme alla disponibilità telefonica dei curanti in qualsiasi
momento, garantisce sicurezza al paziente e ai suoi famigliari.
In prospettiva il progetto verrà esteso ad altri reparti di cura dell’EOC.
L’introduzione di questa tecnica particolare sta impegnando da un paio d’anni, con responsabilità
e coinvolgimento diversi, tutti gli infermieri dello IOSI con la collaborazione dei medici. Gli infermieri abilitati sono al momento 4, altri seguiranno nei prossimi mesi. Tutti hanno seguito un breve stage formativo presso strutture sanitarie di provata esperienza. In futuro la formazione avverrà internamente allo IOSI; vi potranno partecipare anche operatori sanitari esterni.
La nuova tecnica contribuisce a migliorare la qualità di vita dei pazienti e rafforza ulteriormente il
concetto di cure basate sulla relazione, diffuso ormai in buona parte delle strutture EOC. Ogni anno allo IOSI vengono ricoverati circa 1000 nuovi pazienti, mentre le visite oncologiche ambulatoriali sono circa 25mila.