Installato all'Ospedale Regionale di Lugano il simulatore di guida

11 marzo 2013

<p><strong>E&rsquo; stato installato all&rsquo;Ospedale Regionale di Lugano, a disposizione di tutti i pazienti ticinesi, il simulatore per i test prescritti dai medici ai conducenti confrontati con problemi di salute che influiscono sulla condotta di guida. L&rsquo;apparecchio, il primo in Ticino nel campo biomedico, misura e analizza le reazioni del conducente nelle varie situazioni di guida. <br />
Compito del medico neurologo &egrave; di capire se le condizioni del paziente aumentano il rischio d&rsquo;incidenti, di quantificare questo rischio e di trovare, quando possibile, gli opportuni rimedi. Le consultazioni, coordinate dalla Dr.ssa Monika Raimondi, specialista FMH in neurologia sono di tipo multidisciplinare e permettono di misurare - mediante la visita neurologica e i test - la vigilanza, l&rsquo;attenzione e le funzioni cognitive del paziente.<br />
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Il problema...

Essere un buon conducente non è sinonimo di idoneità alla guida dal punto di vista medico. La stanchezza, la sonnolenza, le malattie neurologiche, i farmaci, l’età possono ridurre in modo transitorio o permanente l’ idoneità a condurre un veicolo che richiede, come noto, un grande impegno alle facoltà cerebrali. Porre una diagnosi non è sufficiente; nella pratica clinica si utilizzano perciò una serie di test diagnostici che misurano le funzioni coinvolte nel compito di guidare.

Disturbi del sonno e farmaci

Per i pazienti che lamentano sonnolenza o colpi di sonno lo scenario proposto è la guida in autostrada per almeno 45 minuti, che corrispondono a 2 ore di guida effettiva, con la registrazione e successiva analisi di eventuali scostamenti della vettura dalla segnaletica o di veri e propri sbandamenti. Il medesimo scenario funziona per testare gli effetti di farmaci con effetto psicotropo sul sistema nervoso centrale, come i sonniferi, gli antidepressivi, gli anti-allergici.

Disturbi del campo visivo

L’apparecchio installato all’Ospedale di Lugano misura le capacità visive di esplorare l’ambiente, ridotte in pazienti anziani ma anche in alcune persone colpite da ictus cerebrale o da altre patologie della vista; in questi soggetti il campo visivo può restringersi. Il simulatore registra il rispetto o meno dei segnali stradali da parte del conducente e le sue reazioni davanti ad una situazione inattesa, come l’attraversamento improvviso di un pedone.

Per le persone disabili

La misura della forza e della sensibilità degli arti permette al medico di capire quali ausili sono necessari ad una persona disabile per poter adattare il proprio veicolo e muoversi nella massima sicurezza.
L’apparecchio è inoltre interessante nella riabilitazione alla ripresa della guida in pazienti colpiti da numerose malattie, per esempio dopo un trauma cranico od un ictus cerebrale.

Utile alla riabilitazione

Secondo la letteratura scientifica, il maggior numero di pazienti colpiti da queste patologie riprende con successo e in tutta sicurezza la guida dell’automobile se sottoposta ad una riabilitazione sul simulatore di guida in aggiunta ad una riabilitazione classica.
Infine il simulatore di guida offre ampie possibilità di ricerca scientifica (assunzione di alcol, stupefacenti) apprendo alla collaborazione tra istituti attivi sul territorio e coinvolti nelle qestioni di sicurezza stradale.

A chi si rivolge

Il nuovo servizio che l’Ente Ospedaliero Cantonale offre a Lugano a tutti i pazienti ticinesi è a disposizione dei medici curanti, dei conducenti che hanno dubbi sulle capacità di guida, della Sezione della circolazione e dei suoi medici delegati e delle associazioni automobilistiche.

 

Le foto sono disponibili gratuitamente sul sito www.tipress.ch sezione COPYRIGHTFREE.

 

Complementi d’informazione

La complessità del guidare
La guida di un veicolo è un compito complesso è richiede un grande impegno alle facoltà cerebrali del conducente: la capacità di percepire le informazioni dall’ambiente circostante, di mantenere l’attenzione nel tempo, di analisi della situazione, di reazione agli stimoli inattesi, del controllo della strumentazione del veicolo e della capacità di modificare il proprio comportamento in funzione della situazione: spesso tutte queste azioni si devono svolgere contemporaneamente in pochi istanti.

Un test svolto in sicurezza
I test utilizzati nella pratica clinica quotidiana misurano una o piu’ funzioni mentali coivolte nel compito di guida ma non valutano la capacità di guida stessa: per questo in molti paesi il test di guida su strada rimane ancora un “gold standard”. Si tratta tuttavia di un test piu’ impegnativo e costoso, che puo’ essere applicato solo in pochi casi selezionati e non su ampia scala. Inoltre il risultato del test di guida su strada puo’ essere influenzato da molte variabili (condizioni del traffico, clima, esaminatore, autoveicolo).
Per questo motivo, nel campo di accertamento della idoneità alla guida, vi è un crescente interesse verso i simulatori di guida. Ne esistono di diversi tipi: da quelli semplici composti da uno schermo e una tastiera di un computer, a quelli compatti, che riproducono l’abitacolo e la strumentazione dell’automobile, fino a vere e proprie automobili munite di sistemi di telecamere e di piattaforme che simulano il movimento.
Un simulatore di guida offre il vantaggio di testare le funzioni cerebrali e motorie coinvolte nel compito di guida nel modo che più si avvicina alla guida stessa dell’automobile. Il test, poi, è riproducibile, oggettivo; i risultati possono essere misurati in modo standardizzato, analizzati, raccolti e confrontati. Il test si svolge in tutta sicurezza in un laboratorio, aspetto fondamentale quando si è confrontati con soggetti potenzialmente non idonei alla guida.

Lo scopo della consultazione
Per i pazienti che alla prima valutazione clinica si rivelano idonei alla guida o che a causa di gravi patologie, non lo sono affatto, la decisione sul piano medico è semplice. Al contrario la decisione può essere più complessa per i pazienti affetti da patologie minori o da disturbi che solo progressivamente possono causare limitazioni, come pure in pazienti anziani affetti da patologie multiple. Esse, singolarmente, non influiscono sulle loro capacità di guida me in combinazione le possono alterare. Il compito dei medici non è di vietare la guida ai loro pazienti, ma di informarli sulle loro condizioni e sui potenziali rischi, se possibile discutendo con loro possibili soluzioni. Una consultazione specialistica puo’ portare a nuove soluzioni.
 

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