Sicurezza fa rima con appropriatezza
Il sovrautilizzo di esami diagnostici e terapeutici è un fenomeno sempre più diffuso e importante: da tempo è infatti stato evidenziato che molti esami e molti trattamenti farmacologici e invasivi, largamente diffusi nella pratica medica, non apportano benefici per i pazienti, anzi, rischiano di essere dannosi.
“Fare di più non significa fare meglio”. Coerentemente a questo motto -che nasce dall’iniziativa statunitense Choosing Wisely che progressivamente si è estesa a livello internazionale- EOC, comprendendo da subito l’importanza di questo tema, ha avviato una campagna di sensibilizzazione, coordinata nella sua prima fase pilota dall’Ospedale Regionale di Locarno, che ha contribuito alla nascita dell’associazione svizzera Smarter medicine.
Questa campagna di sensibilizzazione, che ha preso avvio nel 2013, ha portato a riflettere sulle pratiche a rischio di inappropriatezza e può essere sintetizzata con la volontà di salvaguardare il paziente da conseguenze indesiderate delle misure terapeutiche (es. danni da radiazioni ed effetti secondari da alcuni farmaci e da possibili disagi legati alla strategia diagnostica (es. prelievi di sangue non necessari).
Nell’ambito dell’appropriatezza, EOC ha condotto due progetti specifici :
- Sicurezza nel cateterismo vescicale, volto a garantire che il catetere vescicale sia posizionato secondo una lista di indicazioni specifiche, venga rimosso non appena possibile e gestito da personale adeguatamente formato.
- Patient Blood Management, che mette l’accento sull’appropriatezza delle trasfusioni di sangue in ambito operatorio -lavorando sulla prevenzione dell’anemia e della perdita di sangue nei pazienti- e in ambito internistico sulla base di un algoritmo chiaro per gestire le emotrasfusioni.