Martedì 1. marzo con il Neurocentro dell'EOC, "Coma e disturbi della coscienza" serata pubblica

18 febbraio 2011

<p><strong>Una serata pubblica avvincente, marted&igrave; 1. marzo all&rsquo;Ospedale Civico di Lugano. In occasione del simposio &ldquo;Coma e coscienza&rdquo;, che occuper&agrave; per tutta la giornata soprattutto chi lavora in campo sanitario, &egrave; infatti stato organizzato uno spazio informativo e di confronto aperto a tutti gli interessati, con inizio alle ore 20 nell&rsquo;aula magna. Verranno presentati i pi&ugrave; recenti sviluppi scientifici in un campo, quello della coscienza, che rimane ancor pieno di mistero e in cui i quesiti etici sono pressanti.</strong><b><span style="font-size: 16pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font face="Times New Roman"><o:p></o:p></font></span></b></p>

Oggi, molto meglio di prima, con appropriati criteri diagnostici si riesce a distinguere, nel coma, due stati. Nel primo, quello vegetativo (VS), il paziente, pur conservando il ritmo sonno-veglia, perde in modo definitivo la consapevolezza; nel secondo, chiamato stato di minima coscienza (MCS), la persona mantiene alcune funzioni cognitive e alcune risposte di tipo comportamentale agli stimoli esterni. Cosa fare, in questo caso? Quali cure occorre mettere in campo? Quali decisioni sono possibili, per i curanti e i famigliari, sul sottile confine di una vita che finisce ma che potrebbe ricominciare in un’altra maniera? Studi internazionali recenti hanno dimostrato che, nonostante accurati esami, ad una percentuale significativa di pazienti che presentano una coscienza residua viene posta la diagnosi di stato vegetativo.

Relazioni di rilievo e con dati inediti saranno presentate durante la serata pubblica dal prof. Stanley Laureys, fra i migliori specialisti nello sviluppo delle tecniche di studio neurofisiologiche della coscienza e dal prof. Claudio Bassetti, direttore del Neurocentro, che porterà il punto di vista clinico e neurobiologico sullo stato di coma. Il prof. Bassetti ha contribuito a definire i criteri diagnostici nel coma post anossico nell’ambito dell’Accademia americana di neurologia. Il prof Roberto Malacrida, primario di medicina intensiva, presenterà l’approccio etico, riferito agli interrogativi posti, soprattutto, dallo stato di coscienza minima.

Al simposio del 1. marzo, durante la giornata, interverranno pure Carlo Cereda, neurologo nella medicina d’urgenza, Arnaldo Benini, neurochirurgo, Carlo Alberto Defanti, responsabile di un centro Alzheimer, Nicola Grignoli, psicologo, i filosofi Chantal Marazia e Franco Zambelloni, e il neurofisiologo Marcello Massimini.

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