<p><strong>L’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) dispone da fine agosto all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona del primo sistema di assistenza robotica chirurgica del Ticino. Il “Robot DaVinci” è impiegato attualmente in urologia per la rimozione totale della prostata nel caso di malattie tumorali, per la resezione di tumori renali e per interventi ricostruttivi delle vie urinarie. La nuova strumentazione unisce all’esperienza dei chirurghi la tecnologia informatica più avanzata; le mani del chirurgo muovono, a distanza, gli strumenti, che lavorano con grande naturalezza e assoluta precisione nel corpo, con una visione perfetta e tridimensionale. L’EOC, con questo equipaggiamento, si pone al medesimo livello qualitativo degli ospedali universitari svizzeri in cui la robotica è già in funzione da alcuni anni.</strong></p>
Ergonomia ottimale
La prostatectomia radicale è un intervento impegnativo per il chirurgo a causa della localizzazione della prostata nel bacino. Il sistema DaVinci permette condizioni di lavoro nettamente migliori rispetto al passato: il chirurgo opera seduto ad una consolle, dalla quale comanda con precisione millimetrica gli strumenti posti all’interno della cavità addominale. Durante l’intervento è assistito da un secondo chirurgo e dal personale infermieristico.
Visione in tre dimensioni
La chirurgia privilegia da tempo, per numerosi tipi di intervento, la tecnica laparoscopica; gli strumenti, sotto il controllo di una minuscola telecamera vengono posizionati nella cavità addominale tramite piccole incisioni cutanee; non essendo necessario un lungo taglio della parete addominale, la laparoscopia produce un danno ai tessuti assai inferiore e quindi uno stress minore per l’organismo. La robotica rappresenta l’evoluzione estrema della laparoscopia. La visione all’interno del corpo è talmente dettagliata che si possono distinguere perfino le fibre degli organi all’interno del campo operatorio.
La tecnica chirurgica
Un’altra caratteristica che distingue la robotica è il principio intuitivo del gesto chirurgico: i movimenti della mano, delle dita e la rotazione del polso del chirurgo (afferrare, stringere, tagliare, separare, legare, suturare), sono collegati al robot mediante l’applicazione di sensori, e vengono trasferiti direttamente agli strumenti chirurgici all’interno del corpo. Questo permette di operare anche in regioni poco accessibili con estrema sensibilità e precisione.
Team chirurgico
L’introduzione della chirurgia robotica a Bellinzona è stata possibile grazie alla stretta collaborazione con la Clinica Urologica Universitaria di Zurigo, che vanta la più lunga e grande esperienza in Svizzera con questa tecnica.
Neoplasia prostatica, un contributo significativo
L’intervento di prostatectomia radicale con la tecnica robotica offre risultati equivalenti all’intervento convenzionale a cielo aperto, con il vantaggio di essere assai meno invasivo. Il sanguinamento è ridotto in modo significativo, la precisione operatoria, unita alla visione tridimensionale ed all’ingrandimento del campo operatorio, aumenta la possibilità di preservazione dei fasci neurovascolari, importanti strutture per il mantenimento della potenza sessuale. La continenza urinaria, un altro problema legato a questo tipo di intervento, viene risolta in modo equivalente all’intervento convenzionale. Il trauma operatorio ridotto provoca meno dolori nella fase post intervento e i pazienti, dopo la breve degenza ospedaliera, possono riprendere molto rapidamente le attività abituali.