Avvicendamento alla testa dell'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana

03 agosto 2011

<p><strong>Avvicendamento alla testa dell&rsquo;Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI). Il primario di oncologia medica, Prof. dr. med. Michele Ghielmini ne ha assunto nei giorni scorsi la direzione sanitaria, succedendo al Prof. dr. med. Franco Cavalli. Il Prof. Ghielmini, con la nuova funzione, diventa responsabile dell&rsquo;attivit&agrave; clinica complessiva dello IOSI, comprese quelle svolte nella struttura di degenza situata presso l&rsquo;Ospedale di Bellinzona (con una trentina di letti) e nell&rsquo;unit&agrave; trapianti; il Prof. Ghielmini rappresenta inoltre lo IOSI in seno alla conferenza dei direttori sanitari dell&rsquo;EOC. Il Prof. Franco Cavalli a sua volta &egrave; stato nominato dall&rsquo;EOC quale direttore scientifico dello IOSI.</strong></p>

Nello IOSI, costituito nel 2000, è organizzata tutta l’attività relativa alle malattie tumorali svolta nelle strutture dell’Ente Ospedaliero Cantonale. L’istituto prende a carico a Bellinzona e nei singoli ospedali regionali circa 2 mila nuovi pazienti ogni anno. E’ suddiviso in 6 settori: oncologia medica, radio-oncologia, medicina nucleare, ematologia, cure palliative e ricerca.

Quale direttore scientifico il Prof. Cavalli, oltre che essere responsabile del settore ricerca, area diventata strategica grazie alle sue iniziative, sarà dunque incaricato d’ora innanzi di coordinare gli aspetti di ricerca in tutti i settori dello IOSI. Particolare attenzione è stata attribuita, in questi ultimi anni, al mantenimento dell’equilibrio tra l’attività clinica e la ricerca, che è stata potenziata, sviluppando il Laboratorio di oncologia sperimentale situato presso l’Istituto di ricerche in biomedicina (IRB) di Bellinzona.

L’avvicendamento ai vertici dell’istituto conclude la fase di consolidamento dello IOSI avviata nel 2008, durante la quale la conduzione è stata ripartita tra il Prof. dr. Michele Ghielmini, il Prof. dr. Franco Cavalli e, per la parte amministrativa, dal direttore dell’Ospedale regionale di Bellinzona e Valli Michele Morisoli.
 

Social share