11-ICML: dal 15 al 18 giugno - Partecipanti da 76 paesi

14 giugno 2011

<p><strong>Si apre a Lugano la XI Conferenza Internazionale sui Linfomi Maligni.<br />
Grande attenzione per le terapie biologiche e i nuovi mezzi diagnostici</strong><br />
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Saranno circa 3.500, senza contare gli accompagnatori, provenienti da 76 paesi, i partecipanti alla XI Conferenza Internazionale di Lugano sui Linfomi Maligni (ICML) che si aprirà mercoledì 15 giugno al Palazzo dei Congressi. Fino a sabato 18 giugno, oncologi, ricercatori, docenti universitari, rappresentanti di gruppi farmaceutici si confronteranno sulle cure di una malattia che rappresenta il 10% di tutti i tumori. L’alloggio per un così gran numero di persone ha richiesto riservazioni anche in Lombardia.

Se negli anni Ottanta la Conferenza si era occupata delle terapie convenzionali, come la chemioterapia e negli anni Novanta di quelle immunologiche, l’edizione che si svolge tra pochi giorni è la prima a porre l’attenzione sui primi risultati delle terapie biologiche individuali, mirate al danno genetico della cellula malata. I laboratori sperimentali dell’Istituto Oncologico della Svizzera italiana (IOSI), che organizza il simposio, sono molto impegnati su questo fronte e il loro lavoro ha un’ottima reputazione su scala internazionale. Sono un centinaio i nuovi casi di linfoma maligno trattati ogni anno negli ospedali dell’EOC.

Il più importante al mondo

Il congresso, nato nel 1981, è diventato il più importante al mondo nel suo campo e ha contribuito, grazie allo scambio di informazioni, a migliorare nettamente le possibilità di guarigione dai tumori che colpiscono il sistema linfatico. I pazienti ticinesi, grazie a questo simposio, possono beneficiare immediatamente dei progressi della ricerca. Se i linfomi sono ovunque in aumento, sono sempre più numerose anche le chances di guarigione: per la famiglia dei tumori “Hodgkin” le possibilità sono passate dal 90% di tre anni fa a quasi il 100% grazie a nuovi farmaci abbinati ai trattamenti classici di chemioterapia, come il SGN35, un anticorpo legato a sostanze citotossiche, di cui si parlerà durante la Conferenza. Significativi progressi anche per la remissione dei linfomi non Hodgkin, che sono in maggior numero rispetto agli altri. Ma il traguardo rimane ancora lontano.

Novità metodologiche

Novità pure sul piano metodologico. Le sessioni non si terranno più secondo il tipo di linfoma (follicolare, mantellare, a grandi cellule...) ma considerando le caratteristiche molecolari e biochimiche dei vari tipi di tumore. In tal modo la discussione potrà meglio concentrarsi sulle “terapie intelligenti”, destinate a colpire solo le cellule malate.

Attenzione per la PET-TC

Grande attenzione anche per la PET-TC, la tomografia ad emissione di positroni associata alla TAC:si cercherà, a Lugano, di definire i reali vantaggi di questa macchina - una delle prime, per quanto riguarda il nostro Paese, è stata installata proprio in Ticino - che nell’ambito della medicina nucleare ha rivoluzionato la diagnosi e la terapia in vari campi, tra i quali i linfomi maligni. L’interesse è puntato soprattutto sulla ricerca di una definizione standard dei vari stadi della malattia.

Auditorium virtuale con 3 mila posti

Sul piano logistico, le difficoltà di seguire le sessioni scientifiche al Palazzo dei Congressi, a causa delle dimensioni ridotte degli spazi, sono state risolte con l’affitto dell’aula magna e dell’auditorium della sede dell’Università della Svizzera italiana di Lugano, come pure del Cinema Cittadella. I vari luoghi saranno collegati fra loro con una sofisticata struttura multimediale, in una sorta di “auditorium virtuale” con una capienza di circa 3 mila posti.
E’ stata anche montata una grande tensostruttura nel Parco Ciani, accanto al Palazzo dei Congressi - centro dell’ICML - dove saranno esposti i poster scientifici (circa 200) e ritrasmesse le sessioni; i congressisti, al riparo di queste grandi tende potranno consumare i pranzi e le pause caffè tra una sessione scientifica e l’altra.

L’organizzazione del simposio

L’organizzazione del simposio, il più grande nel Canton Ticino per numero di partecipanti, è affidata ad un piccolo team che lavora tutto l’anno, con la conduzione dell’Istituto Oncologico della Svizzera italiana (IOSI), la divisione che si occupa dell’oncologia all’interno dell’Ente ospedaliero Cantonale (EOC). La Conferenza è presieduta dal prof. Franco Cavalli, direttore dello IOSI, che la fondò nel 1981. Il comitato organizzatore è condotto dal prof. Michele Ghielmini, primario di oncologia medica dello IOSI. Il dr Emanuele Zucca, vice primario dell’Unità linfomi dello IOSI, conduce la sessione speciale dedicata alla PET-TC.

D’ora in poi ICML ogni 2 anni

L’edizione in programma la prossima settimana, l’undicesima, è l’ultima ad essere organizzata ogni tre anni. Il ritmo più sostenuto assunto dalla ricerca e la cronica mancanza di sistemazione alberghiera per un così alto numero di congressisti, ha indotto gli organizzatori a trovare due tipi diversi di soluzione: il limite di 3000 iscrizioni e una frequenza ogni due anni. La prossima conferenza si svolgerà perciò nel 2013.
 

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