Sono già oltre 250 i pazienti che hanno beneficiato con ottimi risultati, all’Ospedale regionale Bellinzona e Valli, della terapia foto-dinamica, introdotta presso il Servizio cantonale di Dermatologia dell’EOC all’inizio del 2006 (Primario: Dr. med. Carlo Mainetti). Con questo nuovo approccio vengono curate malattie oncologiche della pelle, come le cheratosi solari (stadio precanceroso) e i cancri superficiali localizzati. La terapia è costituita da applicazioni di luce su sostanze foto-sensibilizzanti, non è invasiva, non è necessaria l’anestesia locale, non lascia cicatrici ed è concentrata esclusivamente sulle cellule ammalate.
Patologie molto diffuse
Il Servizio dell’EOC, ubicato presso l’Ospedale San Giovanni tratta 2-3 casi al giorno. Le cheratosi solari appaiono in particolare sul viso e sulle braccia, ma anche in altre parti foto-esposte del corpo, sottoforma di macchie rossastre desquamanti; le lesioni sono fastidiose, danno prurito e possono originare forme di cancro. Interessano le persone anziane ma riguardano da vicino anche soggetti più giovani in conseguenza del ricorso, sempre più frequente, all’esposizione solare e, più in generale, all’aumentata irradiazione del sole. L’altro gruppo di malattie curate con la terapia foto-dinamica sono gli epiteliomi superficiali, una forma di cancro della pelle (carcinoma basocellulare superficiale e carcinoma squamocellulare in situ) causati da fattori ancora non chiariti completamente, in parte di tipo genetico, ma anche dall’esposizione prolungata al sole nel corso della vita. L’elevata incidenza di queste gravi patologie nella popolazione è legata all’aumento della durata della vita e al conseguente invecchiamento cutaneo.
La terapia foto-dinamica
Il dermatologo applica una sostanza foto-sensibilizzante sulla cute ammalata del paziente che torna a casa per presentarsi tre ore più tardi; la sostanza viene allora irradiata con un fascio di luce prodotto da un apparecchio speciale. La terapia, secondo i casi, può essere ripetuta ancora una volta dopo due settimane.
I risultati registrati a Bellinzona sono ottimi per le indicazioni sopraccitate. La pelle, a trattamento avvenuto, si presenta pressoché intatta. La tecnica è conosciuta da almeno 15 anni, ma solo ultimamente ha avuto una larga diffusione. Le soluzioni classiche, come le pomate citostatiche, la crioterapia (azoto liquido), l’elettrocoagulazione o il raschiamento lasciano sulla cute cicatrici più o meno evidenti. La terapia foto-dinamica è indicata anche per i pazienti anticoagulanti o curati con farmaci anti-aggreganti poiché non è necessario interrompere le altre cure in corso.
Ulteriori sviluppi
La possibilità terapeutica “dolce” nel trattamento di stadi tumorali iniziali della pelle conoscerà ulteriori sviluppi poiché in questo modo si possono evitare interventi invasivi.
In Ticino alcuni dermatologi possiedono questo tipo di apparecchiatura. Presso l’ospedale San Giovanni, dov’è insediato il Servizio Cantonale di Dermatologia dell’Ente Ospedaliero Cantonale, la terapia foto-dinamica viene coordinata dal Dr. med. Carlo Mainetti, Primario del servizio, e dai suoi collaboratori, i medici aggiunti, Dr.ssa med. Patrizia Carrozza Merlani e Dr. med. Pietro Michalopoulos, con l’ausilio di infermiere specializzate e di medici assistenti.
Michele Morisoli
Direttore