Ospedale di Locarno - l

04 luglio 2006
Attività Nel 2005 sono stati curati all’Ospedale Regionale di Locarno 7’047 pazienti con 52’463 giornate di cura. Rispetto al 2004 si è verificata una piccola diminuzione delle giornate di cura (-1'785, corrispondente a -3,3%) e dei pazienti degenti, -84 (- 1,2%). I primi 5 mesi del 2006 fanno registrare invece un netto aumento sia delle giornate che dei pazienti. La degenza media si è leggermente ridotta da 7,6 a 7,4 giorni, mentre l’occupazione media dei letti è salita dal '84.7 % all’86.3%. La tendenza sempre più marcata verso le misure terapeutiche ambulatoriali ha portato all’Ospedale La Carità il 4% di utenti in più in questo settore rispetto al 2004, per un totale di 32'585 pazienti curati nei diversi ambulatori. Intenso anche il movimento del Pronto soccorso, con 20'247 visite (+ 0,7%) e delle cure intense in cui sono stati seguiti 701 pazienti. Clinica Hildebrand L’utilizzazione razionale delle risorse e la qualità delle cure hanno impegnato l’ospedale su più fronti anche nel 2005. In questa prospettiva si è rafforzata la relazione con la Clinica di riabilitazione Hildebrand di Brissago, per disegnare le basi di un ambulatorio di geriatria per tutta la popolazione del Locarnese che verrà aperto nel prossimo settembre alla “Carità”. Condotto da un medico geriatra della clinica insieme ad infermieri specializzati dell’ospedale, l’ambulatorio garantirà una consulenza completa sui problemi di salute della persona anziana, secondo modelli già sperimentati con successo in altri ospedali dell’EOC e sarà a disposizione dei pazienti esterni, oltre che dei degenti. Il nuovo servizio nasce grazie alla proficua esperienza nella fisioterapia e nella continuità delle cure nata tre anni fa: gli specialisti della Hildebrand stabiliscono il percorso di riabilitazione “prendendo in consegna” i pazienti quando essi si trovano ancora all’ospedale, dove l’intero servizio di fisioterapia è gestito dalla Hildebrand. La miglior comunicazione tra ospedale acuto e clinica di riabilitazione ha permesso una rilevante riduzione delle giornate di cura in entrambe le strutture. Progetti Fra i progetti in corso, sta richiedendo grande impegno a tutti i collaboratori quello per l’accreditamento JCI (Joint Commission International). L’Ospedale La Carità potrebbe essere il primo in Svizzera ad entrare nel registro JCI in cui sono riconosciuti gli istituti di cura organizzati secondo un modello ospedaliero internazionale. Esso richiede all’Ospedale di Locarno di adeguare l’area clinica e quella tecnica professionale secondo 400 criteri di qualità prestabiliti. In questa prospettiva si colloca un progetto pilota avviato nel 2005, il PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico ed Assistenziale), per controllare la gestione clinica di alcune patologie, come l’infarto per la medicina interna, e la protesi dell’anca per la chirurgia, fra le prime ad esser passate sotto la lente. Ogni evento di questo tipo viene trattato secondo un protocollo messo a punto e condiviso dalle varie figure professionali; al termine, viene effettuato un controllo approfondito nella cartella del paziente, per verificare, sulla base del principio del miglioramento continuo, se tutte le procedure previste siano state effettivamente seguite. Va menzionato, infine l’ottimo risultato del Progetto Energho che ha permesso nel 2005 alla Carità di Locarno di ridurre i costi di approvvigionamento energetico (elettricità, combustibile, acqua) del 10%. Nomine Il dr. med. Stéphane Schlunke è stato nominato medico capo-servizio in seno al Dipartimento di chirurgia; il dr. med. Stefano Lucchina è stato nominato medico capo-servizio specialista in chirurgia della mano; la dr.ssa med. Marilù Guigli ha assunto l’incarico di capo-servizio del pronto soccorso. Da segnalare che al dr. med. Luca Gabutti è stata attribuita la libera docenza presso la facoltà di Medicina dell’Università di Losanna.

Social share