Ospedale regionale di Lugano: rapporto di attività 2003

05 maggio 2004

IN SINTESI: nel 2003 l’Ospedale Regionale di Lugano si è contraddistinto per la messa in cantiere di un importante progetto inerente la ristrutturazione della sede Civico, a cui si sta dedicando attualmente un gruppo di lavoro.
All’Ospedale Italiano sono proseguiti, secondo i piani stabiliti, i lavori per la costruzione della nuova sede che riguardano sia le cure acute sia le cure ambulatoriali. La consegna dello stabile è prevista nel gennaio 2005. Già verso la fine del 2004 vi sarà il trasferimento dal Civico ai nuovi spazi dell’Italiano dell’ambulatorio di oncologia.
Per quanto riguarda l’attività, nell’insieme delle due sedi, si è registrato un leggero calo nelle cure stazionarie e ambulatoriali. Si tratta di fluttuazioni che rientrano nella norma. Aumento, per contro, delle prestazioni del Pronto Soccorso.
Anche nel 2003, grazie alla collaborazione dell’ordine dei medici (OMCT), l’ORL ha potuto intensificare i rapporti con i medici di famiglia. E’ stato offerto loro, in particolare, un maggior numero di aggiornamenti professionali, tenutisi nelle aule dell’ospedale. Impegno pure nella promozione di sinergie con altri ospedali; si segnala in particolare la messa in comune di esperienze nel campo dell’epatologia con la Clinica Universitaria di Ginevra, che permette di far confluire all’ORL i controlli pre- e postoperatori dei pazienti ticinesi di Ginevra.
Sempre nel 2003 è entrato in funzione il servizio centralizzato degli acquisti per tutti gli ospedali dell’EOC, con sede presso l’Ospedale Civico.

NEL DETTAGLIO: “Torre” dell’Ospedale Civico Un gruppo di lavoro dell’Ospedale Regionale di Lugano (ORL), con la collaborazione di una società di consulenza, sta studiando il futuro della “torre” dell’Ospedale Civico. L’incarico - una delle decisioni più importanti prese lo scorso anno dall’ORL - consiste dapprima nell’analisi dettagliata dello stato della costruzione e delle prestazioni erogate. Successivamente saranno elaborate nuove proposte di utilizzo degli spazi, corrispondenti alle mutate esigenze sanitarie. Sono già stati interpellati i medici primari e capiservizio, per approfondire e conoscere i bisogni di ogni singolo reparto e servizio. Il progetto comprende naturalmente anche il risanamento dell’edificio e delle installazioni tecniche. Costruito 25 anni or sono il Civico manifesta da tempo la necessità di una profonda ristrutturazione e di una diversa attribuzione degli spazi, anche in funzione dei contenuti dell’analogo progetto all’Italiano, approvato lo scorso anno. Il gruppo di lavoro è formato da Gianluigi Rossi, direttore, Guido Robotti, direttore sanitario, Davide Ponti, capo infermiere, Lorenzo Riva, responsabile servizio tecnico, Paola Buletti, servizio qualità e Franco Ranzoni, capo settore tecnico EOC. Il progetto sarà pronto entro la fine di quest’estate. Alcune cifre: Nel 2003 il numero dei pazienti curati in regime stazionario è stato di 11'136. L’occupazione media dei letti dell’ORL è aumentata all’87.0%; mentre la degenza media è diminuita da 8.9 giorni nel 2002 a 8.7 nel 2003. I pazienti curati in modo ambulatoriale sono stati 74’158 in tutto. All’Ospedale di giorno, ubicato presso l’Italiano, si sono avuti più di mille interventi; di questi il 37% hanno riguardato l’oftalmologia. I tempi d’attesa all’Ospedale di giorno sono per il 96% dei casi inferiori ai 60 minuti, mentre il tempo medio di permanenza è di 4 ore per intervento. Al Pronto soccorso: Al Pronto soccorso delle due sedi ospedaliere sono state registrate 62’181 visite (+1.5%). Gli interventi hanno riguardato soprattutto la chirurgia e la medicina (63%). Il concetto di “triage” è stato ulteriormente rafforzato sotto la guida del nuovo medico caposervizio, Dr. Robert Sieber. In quest’ottica si inserisce la ripartizione dei pazienti tra le due sedi del PS per favorire una loro migliore presa a carico e la diminuzione dei tempi d’attesa. La formazione e l’aggiornamento professionale ha coinvolto, in questo ambito, anche le ricezioniste che lavorano all’accoglienza del PS. L’80% degli infermieri del PS dell’Ospedale Regionale di Lugano possiede la specializzazione in medicina d’urgenza, a garanzia della qualità delle cure prestate. La sede Civico, grazie alla presenza della neurochirurgia e della neurotraumatologia rappresenta il punto di riferimento cantonale per gli incidenti maggiori ed è quindi particolarmente sollecitata nel lavoro e nell’impegno dei suoi collaboratori medici ed infermieristici. Il trasferimento dei pazienti durante le ore notturne dalla sede dell’Italiano al Civico non ha posto alcun problema ed i pazienti sono stati gestiti bene dal Pronto Soccorso del Civico. Potenziamenti, riconoscimenti, nomine Il numero dei collaboratori dell’Ospedale Regionale di Lugano è di 1350, di cui 180 medici. - L’anestesiologia è stata potenziata a livello di organico e di equipaggiamento. Alla nomina del nuovo primario nel gennaio 2003, il Dr. Sergio Castelanelli, è seguita la decisione di assumere un medico caposervizio. Affianca l’attuale caposervizio che svolge anche la funzione di coordinatore del blocco operatorio delle due sedi. Il team è composto inoltre da 8 capi clinica e 4 medici assistenti. Sono entrate in funzione le nuove apparecchiature per l’anestesia (respiratori). Il modello è uguale per le due sedi. In questo modo viene favorita l’integrazione fra le équipes di anestesiologia del Civico e dell’Italiano. - L’installazione di 2 nuovi ecografi presso la Radiologia, che lavorano anche con i mezzi di contrasto, ha aumentato la qualità degli esami delle parti superficiali, dell’addome alto e dell’addome basso; i nuovi ecografi sono particolarmente efficaci nella determinazione delle patologie del fegato. Inoltre la nuovissima TAC multistrato, già in funzione ad inizio 2003, permette l’esecuzione in tempi assai ridotti di esami, particolarmente importanti per i gravi traumi. - Dal 1. gennaio 2003 il servizio di oftalmologia, ubicato presso l’Ospedale Italiano, ha un nuovo primario nella persona del Dr. Massimo Vignanelli. - Il Dr. Fernando Jermini è stato nominato primario di urologia ed ha iniziato la propria attività nella primavera dello scorso anno. - Il servizio di angiologia, che raggruppa i due ospedali regionali di Lugano e Mendrisio, ha come nuovo responsabile il Dr. Reto Canevascini. - Davide Ponti è stato nominato capo infermiere, procedendo così ad una parziale riorganizzazione del servizio infermieristico. - Il PD Dr. Roberto Malacrida, capo servizio delle cure intensive, è stato designato Presidente della società svizzera di etica biomedica e membro ordinario della commissione nazionale di etica della società francese e belga di medicina intensiva. - Dal 1° febbraio 2003 il Servizio cantonale di medicina nucleare dello IOSI, presente negli ospedali regionali di Lugano, Bellinzona e Mendrisio, è diretto dal capo servizio Dr. Luca Giovanella, coadiuvato dal capoclinica Dr. Luca Ceriani. Nel corso del 2003 sono state implementate nuove tecniche diagnostiche (fusion-imaging, scintigrafia paratiroidea di sottrazione, scintigrafia con MIBI nello studio del mieloma multiplo, studio della vitalità miocardica, studio tumori tiroidei con TSH umano ricombinante), terapeutiche (terapia delle metastasi ossee con radiofarmaci), aggiornate le tecniche di imaging e avviato il programma di tele-refertazione. In particolare nel nostro Ospedale si è ulteriormente sviluppato il settore della cardiologia nucleare, dell'oncologia nucleare e quello relativo alla diagnosi e alla terapia delle malattie tiroidee.

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