Civico e Italiano, anestesiologia in comune grazie all’aggiornamento delle apparecchiature

22 gennaio 2004

Sono state messe in funzione all’Ospedale Regionale di Lugano le nuove apparecchiature per l’anestesia, fornite dalla ditta finlandese Datex Ohmeda, del gruppo Instrumentarium, prescelta, nell’ambito di un concorso, per i migliori requisiti tecnologici e di sicurezza. Le due sedi ospedaliere hanno ricevuto le medesime apparecchiature, per un investimento complessivo di oltre 1 milione di franchi. Questa soluzione permette al Civico e all’Italiano di compiere un passo ulteriore verso l’integrazione delle attività anche in questo settore. Potendo disporre del medesimo modello, vi sono, infatti, le condizioni migliori per la rotazione delle équipes di anestesiologia fra il Civico e l’Italiano, a seconda delle necessità operatorie. Esse sono stabilite già ora secondo un unico programma, allestito dal medico coordinatore del blocco operatorio. Le apparecchiature impiegate in precedenza all’Ospedale Italiano, in buono stato, sono ora utilizzate in altri ospedali dell’EOC; quelle dell’Ospedale Civico, ormai superate, sono state ritirate dal fornitore. Alcune informazioni tecniche Con le nuove apparecchiature dell’ultima generazione l’Ospedale Regionale di Lugano ha il privilegio di aver ricevuto il sistema, denominato “Avance”, ultimo nato della ditta finlandese, che ha la caratteristica di integrare, in un’unica piattaforma, il monitoraggio, la ventilazione, la gestione dei dati, nonché di fornire nuove modalità di ventilazione per il paziente. La fornitura ha riguardato due tipi di apparecchiature. Quelle di alta gamma sono utilizzate nelle sale operatorie, mentre le altre, di medie dimensioni, sono impiegate nella preparazione dei pazienti e nelle anestesie ambulatoriali (pronto soccorso, sale parto, ecc.). L’evoluzione tecnologica ha permesso anche nel campo dell’anestesiologia di migliorare le prestazioni; sono state messe a punto, in particolare, modalità nuove di ventilazione che permettono, dov’è possibile, interventi meno invasivi e in generale un controllo migliore del flusso e della miscelazione dell’anestetico. La sorveglianza delle funzioni del paziente nelle tre fasi (somministrazione dell’anestesia, mantenimento durante l’intervento, risveglio) viene gestita, grazie alla messa in rete, in un’unica postazione. Il gruppo di lavoro Il progetto d’introduzione dei nuovi sistemi è stato seguito da un gruppo di lavoro formato dal dottor Sergio Castelanelli, primario e capo dipartimento di anestesiologia, dal dottor Claudio Camponovo, capo servizio di anestesiologia e coordinatore del blocco operatorio, dal signor Vincent Roeben, capo reparto di anestesiologia e dall’ing. Simone Consonni, responsabile delle apparecchiature tecnomediche dell’Ente ospedaliero cantonale.

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