Nominati i direttori sanitari degli ospedali
Il Consiglio di amministrazione dell'Ente ospedaliero cantonale ha nominato i direttori sanitari dei quattro ospedali regionali. Si tratta dei medici Brenno Balestra, primario di medicina (OBV Mendrisio), Guido Robotti, primario di radiologia (ORL Lugano), Claudio Marone, primario di medicina (ORBV Bellinzona), Giorgio Mombelli, primario di medicina (ODL Locarno). Essi esercitano questa funzione dal 1° luglio a titolo professionale, mezza giornata per settimana. La nomina ha una durata di 4 anni.
Il direttore sanitario
Questa figura, prevista dalla Legge sanitaria cantonale, si va diffondendo presso tutti gli istituti di cura, case per anziani comprese. Nella realtà ospedaliera il direttore sanitario diventa, per quanto riguarda gli aspetti medici, l’interlocutore ufficiale dell’ospedale, dell’EOC e del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS); rimpiazza, estendendone le competenze, la figura del presidente del collegio dei primari che sino ad oggi veniva designato dagli stessi primari dell'istituto. Questo organismo, che negli anni ha progressivamente acquisito un importante ruolo di collegamento tra il settore medico e il management, rimane operativo, insieme al consiglio di direzione.
In passato il dialogo tra la realtà amministrativa e quella medica all’interno dell' ospedale non è stata priva di difficoltà, incomprensioni e prove di forza. L’istituzione della nuova figura avviene al termine di un processo di “avvicinamento” tra le due istanze. L’importante mutamento è stato oggetto di un’ampia consultazione in seno agli stessi collegi dei primari che ne hanno condiviso finalità e orientamenti. I medici primari vedono in ciò un riconoscimento concreto e diretto dell'imprescindibile ruolo del medico anche nella gestione ospedaliera.
Dal profilo gerarchico i direttori sanitari sono subordinati ai direttori dei vari ospedali e lavorano in stretta collaborazione con il capo del settore sanitario dell' EOC, dott. Fabrizio Barazzoni. Il dott. Barazzoni presiede la relativa conferenza dei direttori sanitari, un organismo chiamato a discutere, soprattutto, aspetti che riguardano l’insieme degli ospedali, come ad esempio la centralizzazione dei laboratori.
La nuova posizione risponde alla crescente complessità della gestione ospedaliera e alle mutate condizioni giuridiche poste nella Legge sull’EOC approvata lo scorso anno dal Parlamento. Collaborando con il direttore dell’ospedale, nell’ottica di una conduzione integrata, il direttore sanitario assume compiti di vigilanza medica sull’istituto, valutando - per quanto riguarda le sue competenze - le strategie dell’ospedale, la qualità dell’offerta medica, l’organizzazione interna, il coordinamento fra i vari servizi e reparti, senza trascurare l’attenzione verso una buona formazione dei medici, come pure il promovimento della medicina basata sull’evidenza.