L’incidente sotto il tunnel del San Gottardo

02 novembre 2001

La direzione dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha valutato la risposta degli ospedali all’emergenza del 24 ottobre scorso, quando un incidente stradale sotto il tunnel autostradale del San Gottardo ha provocato gravi conseguenze per le persone coinvolte. La prontezza degli ospedali, attivata secondo un piano prestabilito, ha dato buoni risultati, indipendentemente dal numero di infortunati accolti, una decina di persone. Il piano di messa in allarme dei servizi ospedalieri in casi di incidenti maggiori è entrato in funzione immediatamente dopo l’allarme da parte della Centrale 144 Ticino Soccorso; nei successivi 45 minuti era operativo nei singoli ospedali.

L’allarme L’allarme è stato dato dalla Centrale 144 Ticino Soccorso con sede a Breganzona al capo settore sanitario dell'EOC dott. Fabrizio Barazzoni, nella sua funzione di responsabile del settore d’ospedalizzazione del Piano MASO. Il Piano MASO (Piano di Messa in Allarme dei Servizi Ospedalieri) garantisce l’ attribuzione e l’accoglienza negli ospedali dei feriti di un evento improvviso. Due le modalità previste: quella dell' “incidente maggiore”, da 10 a 120 persone coinvolte, o della catastrofe, oltre 120 persone. L’attribuzione dei feriti dell'incidente di Airolo negli ospedali di Faido, Bellinzona, Locarno e Lugano è stata decisa secondo il piano citato. Tra gli obiettivi principali vi è quello di evitare l’afflusso di un numero elevato di feriti in un solo ospedale e la conseguente difficoltà nel garantire le cure. Descrizione dell' intervento L’allarme è stato dato al capo settore sanitario il quale, prima a Bellinzona e successivamente a Breganzona presso la Centrale 144, con una linea telefonica dedicata, ha coordinato l’attribuzione dei pazienti verso ciascun ospedale, per un numero di feriti che a quell’ora (ore 10 - 10.45) era stimato attorno alle 30 unità. Nei tempi fissati dal Piano MASO, ogni 20 minuti, il dott. Barazzoni ha ricevuto dagli ospedali le indicazioni aggiornate riguardo alla disponibilità in termini di personale medico, infermieristico e logistico (pronto soccorso, sale operatorie, cure intense). Gli ospedali hanno fornito le informazioni raccolte costantemente dallo Stato maggiore locale previsto dal Piano MASO, formato dal direttore, dal primario di medicina interna, dal responsabile infermieristico e della sicurezza di ogni istituto. La centrale 144 E’ risultato essenziale l’apporto informativo, tramite la Centrale del 144, del capo medico sul posto dell’incidente. Sulla base delle informazioni ricevute dal luogo dell’incidente, delle disponibilità d’accoglienza dei singoli ospedali nonché della gravità delle condizioni dei pazienti, il dott. Barazzoni ha indicato gli ospedali dove ricoverarli. Sul piano normativo Il Piano di Messa in Allarme dei Servizi Ospedalieri è la traduzione operativa del mandato affidato dal Cantone all’EOC. Secondo il mandato gli ospedali pubblici devono essere in grado di prestare soccorso anche in caso di eventi eccezionali. Esso è stato realizzato tenendo conto anche di quanto previsto nel Decreto legislativo concernente l’istituzione di un’organizzazione di soccorso pre-ospedaliero in caso di incidente maggiore, approvato dal Gran Consiglio il 6 febbraio 1995.

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