#nuovaalaobv
Programma - 28 settembre 2018
9h00 | Saluto e introduzione | |
9h10 | P. Beltraminelli | |
9h20 | S. Cavadini | |
9h30 | Presentazione del progetto M. Gaggini Architetto | |
9h40 | P. Sanvido Posa contenitore contenente il testamento del Conte A. Turconi, posa della prima pietra e gettata simbolica di calcestruzzo | |
Segue | Rinfresco |
Il progetto
Il progetto della nuova ala trova la sua origine nel 2009, anno in cui è stata avviata all’interno di un team multidisciplinare una riflessione strategica con al centro i bisogni sanitari della regione e i trend che negli anni seguenti avrebbero caratterizzato l’evoluzione del quadro clinico di riferimento.
La nuova ala parte da lì, dalla necessità di assicurare ad un numero crescente di anziani una presa in carico adeguata che tenga conto della polimorbidità, della cronicità delle malattie e della fragilità che spesso li accompagna. A questi elementi se ne aggiunge uno non del tutto trascurabile e legato all’evoluzione della piramide demografica: in Ticino passeremo da un 21% di over 65enni a più del 31% nei prossimi 20 anni (un aumento di ben il 50%).
La presenza di un ospedale come l’OBV,che per suo mandato e vocazione si focalizza sui bisogni e sull’offerta di prossimità, offre l’opportunità per una medicina efficace nell’affrontare il quadro clinico accennato e che emergerà impetuosamente nei prossimi decenni.
Pensare di affrontare questo complesso quadro clinico limitandosi al classico perimetro ospedaliero è illusorio, bisogna guardarsi attorno e avere il coraggio di pensare l’ospedale diversamente ed essere creativi come auspicato dal consigliere federale Alain Berset alla recente conferenza Sanità 2020, invito che ha rivolto saggiamente a tutti i fornitori sanitari. Ma come innovare? Ispirati dal pensiero dei nostri geriatri e dai preziosi contributi dei colleghi dell’Associazione Assistenza e Cura a Domicilio (ACD) del Mendrisiotto e Basso Ceresio abbiamo fin da subito convenuto che questi pazienti andavano seguiti in un contesto di continuità di cure all’interno di una rete di cure integrata che coinvolgesse i principali attori sanitari. Ed eccoci giunti ai tempi odierni. Per favorire la crescita di nuovi modelli di presa in carico integrata ACD, Lega polmonare, Lega contro il cancro, Hospice e Cure palliative si insedieranno all’interno della nuova ala rafforzando la collaborazione e alla ricerca di nuovi percorsi di assistenza integrata.
Fin da subito è stata inoltre identificata la necessità di disporre di letti postacuti destinati ad assicurare la continuità della presa in carico in particolare per le persone anziane e fragili, necessità ben chiara al nostro direttore sanitario che con l’appoggio del distretto si è battuto con successo per il loro riconoscimento. Di questi letti, che attualmente si chiamano RAMI (letti di reparto a minore intensità), la nuova ala ne prevede 30 e verranno gestiti con un‘impronta geriatrico-riabilitativa finalizzata al rientro a domicilio dei pazienti anziani dopo episodi acuti. Si potrà qui contare sulle preziose sinergie con la geriatria acuta, una realtà ben consolidata in OBV, e supportata dalla presenza sotto lo stesso tetto dei partner sanitari che assicureranno la continuità della presa in carico sul territorio.
Infine, la nuova ala risponderà ad un ulteriore trend della medicina moderna; ci riferiamo alla crescita delle attività ambulatoriali, attività che verranno trasferite all’interno di nuovi spazi e gestite con percorsi funzionali; è un limite che l’OBV, nato e concepito principalmente per ritmi e flussi in regime di degenza completamente diversi da quelli ambulatoriali ,potrà finalmente superare.
I contenuti della nuova ala in sintesi
La nuova ala si presenterà come un corpo costituito di due piani interrati e quattro in superficie. Il progetto si estende verso l’esterno su via Turconi. Pone particolare attenzione e rispetto al rapporto con gli spazi immediati che ci ospitano, con gli edifici di valore storico-architettonico che ci circondano, con le legittime esigenze dei vicini mantenendo un occhio di riguardo all’impatto ambientale e paesaggistico tanto a cuore alla popolazione di Mendrisio.
Metà del piano seminterrato ospiterà il servizio di cardiologia, che potrà quindi incrementare la propria offerta, dotandosi di un numero maggiore di sale visita e spazi per i pazienti più accoglienti e capienti.
Il pianterreno ed una parte del seminterrato sono dedicati ai partner sanitari. Sono già stati definiti rapporti di collaborazione con l’Associazione Assistenza e Cura a Domicilio del Mendrisiotto e basso Ceresio, Lega Polmonare, Lega contro il Cancro, Hospice e Cure palliative. Non sono escluse ulteriori sinergie, così da offrire ai pazienti un’ampia offerta di servizi di supporto alle cure stazionarie. Sempre nel seminterrato sono inoltre collocate aule formative.
È prevista inoltre una moderna e confortevole area di ristoro, che si estende anche all’esterno, con tavolini e zone relax alberate.
Il primo piano è interamente dedicato all’attività ambulatoriale, caratterizzata dalla presenza di numerose specialità mediche.
Il secondo piano è stato suddiviso fra la stazione di dialisi e le cure ambulatoriali oncologiche. I nuovi spazi sono ampi e luminosi, pensati in modo da rendere il più confortevole possibile la permanenza, durante le ore di terapia.
L’ultimo piano ospiterà cure stazionarie: 30 letti RAMI dedicati a pazienti provenienti dalle cure acute, che necessitano di un programma specifico di riattivazione prima di poter rientrare al domicilio.
Il reparto si presenta moderno e accogliente, dotato di tutti i confort. Oltre ad offrire camere singole, ne prevede alcune doppie, pensate per favorire i coniugi che dovessero affrontare il percorso riabilitativo insieme.