Mediazione culturale

Per favorire l’accessibilità ai servizi sanitari, una migliore comunicazione e conseguentemente aderenza al trattamento proposto, nel rispetto delle diversità culturali, all’interno delle strutture EOC è possibile attivare un servizio di mediazione culturale.

Importanza della mediazione culturale

La mediazione culturale aiuta a superare le barriere linguistiche e culturali tra i pazienti e il personale sanitario. Questo è particolarmente cruciale quando il paziente proviene da un contesto culturale diverso o non parla la nostra lingua. La mediazione culturale consente una comunicazione chiara e accurata tra paziente e personale medico, garantendo una comprensione reciproca delle informazioni mediche, consentendo in questo modo un trattamento adeguato e una migliore assistenza sanitaria.

La mediazione culturale all’EOC  

Nel caso di problematiche di comprensione linguistica o culturale è possibile richiedere l’intervento di un traduttore o di un mediatore culturale.  
L’eterogeneità e la ricchezza di culture diverse presenti tra i collaboratori EOC ha consentito di creare un gruppo di interpreti interni, che possono intervenire per sostenere la comunicazione tra curanti e pazienti. 

Parallelamente, l'Ente ha sottoscritto una collaborazione con l’Agenzia DERMAN di SOS Ticino, che può essere attivata in caso di necessità, per il tramite del Servizio sociale EOC.  
Dal 2017, presso la sede di Mendrisio è inoltre presente un mediatore culturale, il cui supporto può essere richiesto anche dalle altre sedi EOC.

Il mediatore culturale è raggiungibile ai seguenti recapiti:
+41 (0)91 811 35 22
[email protected]

MEDIAZONE CULTURALE

Swiss Health Network for Equity

Su incarico dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), 17 istituzioni sanitarie, tra cui l’EOC con la sua sede di Mendrisio, si sono impegnate negli ultimi anni per rendere più visibile il tema dell’equità in sanità e per migliorare la qualità dell’assistenza ad alcune fasce di popolazione svantaggiate. Pertanto, alcuni programmi sono stati attuati e l’equità sanitaria è attualmente considerata nei documenti strategici e nella politica di gestione del personale di diverse istituzioni.  
Allo sviluppo della rete partecipano anche la Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) e il Servizio per la lotta al razzismo.  

A fronte di queste attività, nel 2023 è stata creata l’associazione “Swiss Health Network for Equity” (in sostituzione di “Swiss Hospital for Equity”) e l’EOC, sede di Mendrisio, è tra i soci fondatori.
L’associazione persegue i seguenti obiettivi:  

  • Promuovere l’equità nel campo della salute presso gli organi politici, le autorità sanitarie e altri attori del sistema sanitario svizzero.
  • Incentivare le migliori pratiche e il trasferimento di conoscenza tra i membri.
  • Offrire consulenza e trasmettere conoscenze specialistiche alle organizzazioni.
  • Sviluppare la qualità dell’assistenza, promovendo un approccio istituzionale all’equità sanitaria.
  • Definire gli indicatori di equità sanitaria e, più in generale, promuovere la ricerca nel campo specifico.
  • Sensibilizzare i professionisti della salute attraverso corsi di formazione, giornate di studio, convegni.