Medicina riabilitativa e ricerca

La Clinica di Riabilitazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (CREOC) si occupa della presa in carico riabilitativa dei pazienti che necessitano di migliorare la qualità della propria vita. Per far ciò, applica il modello biopsicosociale, approcciandosi al recupero dei fattori biologici (genetici, biochimici, ecc.), dei fattori psicologici (umore, personalità, comportamento, ecc.) e dei fattori sociali (culturali, familiari, socioeconomici, ecc.) della persona. In particolare, la presa in carico riabilitativa è volta a sollevare dal dolore, a migliorare il movimento degli arti, a recuperare la forza, a migliore la capacità respiratoria, e al ricondizionamento generale della persona.

Ambiti

CREOC offre servizi di riabilitazione presso tutte le sedi degli ospedali locali EOC per tutti i pazienti degenti negli ospedali stessi e per la popolazione che necessita di una presa in carico in regime ambulatoriale.

CREOC offre inoltre servizi di riabilitazione in regime stazionario presso la sede di Faido e la sede di Novaggio: in quest’ambito il Cantone ha affidato a CREOC i mandati di riabilitazione muscolo-scheletrica, internistica-oncologica e pneumologica. Inoltre, per la presa in carico di pazienti maggiormente fragili, polimorbidi ed in età avanzata, CREOC ha sviluppato anche un concetto di presa in carico del paziente geriatrico.
La presa in carico dei pazienti stazionari prevede da anni diversi percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) riabilitativi basati sulla patologia principale. In particolare, sono presi in carico:

  • In ambito muscolo-scheletrico:
    • Pazienti con disfunzione del rachide.
    • Pazienti che presentano un potenziale funzionale da sviluppare.
    • Pazienti con esiti d’amputazione.
    • Pazienti post-operatori (protesi dell’anca, del ginocchio, della colonna, ecc.).
    • Pazienti ortopedici con comorbidità neurologiche.
    • Pazienti con sindrome del dolore multifattoriale.
  • In ambito internistico-oncologico:
    • Pazienti internistici da ricondizionare.
    • Pazienti oncologici da ricondizionare.
  • In ambito pneumologico:
    • Pazienti con problematiche respiratorie/polmonari.
    • Pazienti con SARS-CoV-2 da ricondizionare.

Specifici gruppi di lavoro/gruppi di interesse sono attivi ormai da anni sulla standardizzazione delle procedure terapeutiche, al fine di creare protocolli di lavoro comuni basati sull’evidenza medica, sia per quello che riguarda i PDTA che per ciò che riguarda ambiti specifici come la rieducazione posturale e la posturologia, la riabilitazione del pavimento pelvico, la riabilitazione respiratoria e, nell’ultimo periodo, gli effetti riabilitativi sulla malattia da COVID-19.
 

In evidenza

Per quello che riguarda la presa in carico di pazienti con SARS-CoV-2 da ricondizionare, nel mese di novembre 2022 è stato pubblicato sul Journal of International Medical Research lo studio “Evaluation of the predictive factors of the short-term effects of a multidisciplinary rehabilitation in COVID-19 survivors” (Barbieri V., Scarabel L., Bertella L., Scarpina F., Schiavone N., Perucca L., Rossi P., J Int Med Res 2022, 50 (11) 1-12), sviluppato nell’ambito di REHA TICINO in collaborazione con la Clinica Hildebrand Centro di Riabilitazione Brissago.

Lo scopo di questo lavoro era quello di valutare l’effetto a breve termine di un programma riabilitativo multidisciplinare presso le Cliniche di riabilitazione che hanno ammesso pazienti provenienti da reparti di cure intensive, al fine di ridurre il livello di disabilità in pazienti con esiti da COVID-19, e valutare se esistono e quali sono gli eventuali fattori che possono influenzare l’efficacia del programma di riabilitazione stazionaria in pazienti con esiti di COVID-19 dopo il ricovero e il trattamento nel reparto di cure intense.
 

Collaborazioni

  • EOC.
  • REHA TICINO.
  • Clinica Hildebrand Centro di Riabilitazione Brissago.

Contatti