Nascite all'ORBV, per la prima volta superate le 600 unità

14 gennaio 2011

<p><strong>Per la prima volta nella sua storia ultrasecolare le nascite presso l&rsquo;Ospedale Regionale di&nbsp;Bellinzona e Valli (ORBV) hanno superato, e di parecchio, le 600 unit&agrave; annue. Sono stati infatti </strong><strong>631 i bambini venuti al mondo nel 2010 al &ldquo;San Giovanni&rdquo;. </strong></p>

Un anno record per il team del reparto di neonatologia, coordinato dal primario di ginecologia e ostetricia Dr. Lucio Bronz: rispetto al 2009 ci sono state 56 nascite in più. Il 2010 era iniziato in modo molto incoraggiante: la prima neonata della Svizzera italiana aveva visto la luce a Bellinzona, nelle prime ore di Capodanno.


La costante crescita dell’attività ha richiesto, negli ultimi anni, un notevole impegno da parte del personale, oggi costituito dal primario, due capiclinica, 4 medici aggiunti, 6 medici assistenti e 20 tra ostetriche e infermiere specializzate che garantiscono, a turno, il funzionamento del reparto, insediato in spazi accoglienti.


Alla notevole crescita della neonatologia dell’ORBV hanno contribuito la dedizione del personale

e la buona collaborazione con i medici specialisti del territorio.

Fra i dati statistici più significativi c’è la quota piuttosto bassa di parti cesarei, 20% del totale, decisamente inferiore alla media nazionale, che è superiore al 30%. Se non vi sono indicazioni mediche contrarie, le donne, all’ORBV, sono sostenute nel loro desiderio di partorire in modo naturale. Il parto cesareo, che comporta comunque un intervento chirurgico, è più diffuso nelle realtà urbane, diversamente da quanto accade nelle regioni lontane dai centri, come quella bellinzonese che comprende anche le valli Riviera, Blenio, Leventina e le vallate grigionesi di lingua italiana.

 

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