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Il Consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha approvato il Piano strategico 2013-2017. Il Piano definisce missione, valori e contesto in cui l’Ente è chiamato ad operare nel prossimo quadriennio per poi identificare sette sfide che si traducono in altrettanti obiettivi. Questo processo sfocia nella visione di un Ticino ospedaliero di valenza nazionale in grado di inserirsi nella ristretta cerchia degli ospedali universitari e cantonali che - oltre alle cure di base e specialistiche più comuni - assicurano anche quelle più rare e complesse. Il Consiglio di amministrazione e la direzione dell’EOC contano sulla partecipazione convinta di tutti i collaboratori ai programmi contenuti nel Piano strategico. In questo modo si potrà continuare ad operare per il bene del paziente e garantire il futuro degli ospedali pubblici in Ticino.
Il Piano strategico mette a fuoco sfide come la leadership cantonale e l’affermazione dell’EOC sul piano nazionale, la conduzione dell’azienda in un contesto più competitivo, l’adeguamento dell’offerta ai bisogni della popolazione, l’eccellenza clinica, le risorse finanziarie, l’attrattività dell’EOC per i professionisti della sanità e lo sviluppo in generale del mercato della salute.
Obiettivi ambiziosi
Raccogliere queste sfide significa porsi una serie di obiettivi ambiziosi. Per confermare la leadership cantonale e affermarsi sul piano nazionale sarà indispensabile avviare uno studio di fattibilità dell’Ospedale cantonale. Bisognerà disporre di un’organizzazione ospedaliera in grado di competere sui piani cantonale e nazionale, sia sul fronte delle cure di prossimità sia su quello delle cure specialistiche.
Per adeguare l’offerta sanitaria ai bisogni della popolazione sarà opportuno concentrare le cure specialistiche rare e complesse, mantenendo invece in prossimità quelle di base e specialistiche più comuni. Accanto a questo modello di ospedale funzionale, il Piano mira anche a realizzare un ospedale esemplare, ampliando l’offerta dei percorsi diagnostici, terapeutici, riabilitativi e assistenziali, ottimizzando anche la collaborazione con altre strutture sanitarie. La qualità delle cure e la sicurezza del paziente si trovano qui in primo piano.
Secondo la massima “Cure sane in azienda sana” il Piano strategico vuole preservare la sostenibilità finanziaria dell’EOC, rafforzando l’autonomia aziendale e salvaguardando il principio di solidarietà intergenerazionale proprio al sistema sanitario svizzero. Già oggi la contabilità dell’Ente applica principi contabili garanti di trasparenza e correttezza.
L’EOC vuole profilarsi come un datore di lavoro capace di attirare, coltivare e trattenere i talenti nei vari ambiti della sanità, perché in un ospedale la capacità di curare adeguatamente i pazienti dipende dalla qualità di tutti i collaboratori, un capitale umano che va fatto crescere con misure adeguate.
Come e dove curare
Lo strumento adottato dall’EOC permette di rivedere il ruolo delle singole strutture e dei loro compiti alla luce della pianificazione federale, che non considera più il numero dei letti ma la qualità e l’economicità delle prestazioni, e della pianificazione cantonale. L’attività sarà orientata verso la concentrazione delle cure specialistiche rare e complesse e sul mantenimento, in ciascuna regione del Ticino, vicino alla popolazione locale, delle cure di base e specialistiche più comuni. Non sono previste chiusure di reparti e di servizi.
L’Ospedale cantonale
Il Piano autorizza l’avvio immediato degli studi di fattibilità del concetto di Ospedale Cantonale, dando la priorità agli aspetti organizzativi, in parte già attuati negli ultimi anni: una o due strutture per le cure specialistiche, le altre per la casistica generale (di prossimità), che rappresenta la grande maggioranza dell’attività attuale dell’EOC. L’azienda intende sviluppare ulteriori centri di competenza secondo modelli già ben collaudati, sia nel settore delle cure (Istituto oncologico, Neurocentro, Centro di senologia) sia in quello dei servizi (lavanderia, sterilizzazione, informatica, contabilità, farmacia, acquisti).
La definizione di un Ospedale Cantonale è determinante per migliorare ulteriormente la qualità delle cure ai pazienti in tutti i settori e per accreditare sul piano nazionale la realtà di un Cantone pronto a ricevere il mandato per il Master di medicina umana. Le strutture attuali dovranno essere adattate e pronte per formare i futuri studenti di medicina nel nostro Cantone.
Il nodo delle risorse finanziarie
Il Piano strategico affronta i cambiamenti con un occhio attento alle risorse finanziarie, che si prevedono in diminuzione, considerando le nuove regole che hanno messo sul medesimo piano il settore pubblico e quello privato. Anche nel campo della ricerca clinica e traslazionale, uno dei pilastri della missione dell’EOC, insieme alle cure e alla formazione, saranno sviluppate nuove strategie di finanziamento sull’esempio della Clinical Trial Unit.
Risorse umane: i cambiamenti
Il Piano dedica particolare attenzione alle risorse umane - medici, infermieri, tecnici, personale alberghiero e tutte le altre professioni - nella consapevolezza che una struttura attrattiva permette di disporre di collaboratori preparati, motivati e fedeli, a beneficio dei pazienti. Buone condizioni di lavoro, di retribuzione e piani di carriera vanno di pari passo con le risposte che l’EOC intende dare a evoluzioni di grande impatto sociale, come la presenza nell’Ospedale in numero sempre maggiore di donne-medico, la mancanza di medici ticinesi, il desiderio dei medici di rimanere più a lungo con le loro famiglie, la diffusione del tempo di lavoro parziale.
In questo contesto di cambiamenti, l’EOC chiede disponibilità ai propri collaboratori con l’obiettivo di ottimizzare l’offerta sanitaria. Già oggi, in determinati settori, come ad esempio l’oncologia e la senologia, i medici e gli infermieri si spostano da un Ospedale all’altro e non è raro che specialisti degli Ospedali universitari vengano in Ticino per consulti ed interventi brevi e specifici. Del resto, i pazienti sanno da tempo che determinate cure e mezzi diagnostici possono essere dispensati in un luogo piuttosto che in un altro. E’ una questione di sicurezza e di qualità delle cure.
Per ulteriori informazioni: Daniele Lotti, Presidente del Consiglio d’amministrazione EOC e
Giorgio Pellanda, Direttore generale EOC (tel. 091 811 13 01)
Il Piano strategico mette a fuoco sfide come la leadership cantonale e l’affermazione dell’EOC sul piano nazionale, la conduzione dell’azienda in un contesto più competitivo, l’adeguamento dell’offerta ai bisogni della popolazione, l’eccellenza clinica, le risorse finanziarie, l’attrattività dell’EOC per i professionisti della sanità e lo sviluppo in generale del mercato della salute.
Obiettivi ambiziosi
Raccogliere queste sfide significa porsi una serie di obiettivi ambiziosi. Per confermare la leadership cantonale e affermarsi sul piano nazionale sarà indispensabile avviare uno studio di fattibilità dell’Ospedale cantonale. Bisognerà disporre di un’organizzazione ospedaliera in grado di competere sui piani cantonale e nazionale, sia sul fronte delle cure di prossimità sia su quello delle cure specialistiche.
Per adeguare l’offerta sanitaria ai bisogni della popolazione sarà opportuno concentrare le cure specialistiche rare e complesse, mantenendo invece in prossimità quelle di base e specialistiche più comuni. Accanto a questo modello di ospedale funzionale, il Piano mira anche a realizzare un ospedale esemplare, ampliando l’offerta dei percorsi diagnostici, terapeutici, riabilitativi e assistenziali, ottimizzando anche la collaborazione con altre strutture sanitarie. La qualità delle cure e la sicurezza del paziente si trovano qui in primo piano.
Secondo la massima “Cure sane in azienda sana” il Piano strategico vuole preservare la sostenibilità finanziaria dell’EOC, rafforzando l’autonomia aziendale e salvaguardando il principio di solidarietà intergenerazionale proprio al sistema sanitario svizzero. Già oggi la contabilità dell’Ente applica principi contabili garanti di trasparenza e correttezza.
L’EOC vuole profilarsi come un datore di lavoro capace di attirare, coltivare e trattenere i talenti nei vari ambiti della sanità, perché in un ospedale la capacità di curare adeguatamente i pazienti dipende dalla qualità di tutti i collaboratori, un capitale umano che va fatto crescere con misure adeguate.
Come e dove curare
Lo strumento adottato dall’EOC permette di rivedere il ruolo delle singole strutture e dei loro compiti alla luce della pianificazione federale, che non considera più il numero dei letti ma la qualità e l’economicità delle prestazioni, e della pianificazione cantonale. L’attività sarà orientata verso la concentrazione delle cure specialistiche rare e complesse e sul mantenimento, in ciascuna regione del Ticino, vicino alla popolazione locale, delle cure di base e specialistiche più comuni. Non sono previste chiusure di reparti e di servizi.
L’Ospedale cantonale
Il Piano autorizza l’avvio immediato degli studi di fattibilità del concetto di Ospedale Cantonale, dando la priorità agli aspetti organizzativi, in parte già attuati negli ultimi anni: una o due strutture per le cure specialistiche, le altre per la casistica generale (di prossimità), che rappresenta la grande maggioranza dell’attività attuale dell’EOC. L’azienda intende sviluppare ulteriori centri di competenza secondo modelli già ben collaudati, sia nel settore delle cure (Istituto oncologico, Neurocentro, Centro di senologia) sia in quello dei servizi (lavanderia, sterilizzazione, informatica, contabilità, farmacia, acquisti).
La definizione di un Ospedale Cantonale è determinante per migliorare ulteriormente la qualità delle cure ai pazienti in tutti i settori e per accreditare sul piano nazionale la realtà di un Cantone pronto a ricevere il mandato per il Master di medicina umana. Le strutture attuali dovranno essere adattate e pronte per formare i futuri studenti di medicina nel nostro Cantone.
Il nodo delle risorse finanziarie
Il Piano strategico affronta i cambiamenti con un occhio attento alle risorse finanziarie, che si prevedono in diminuzione, considerando le nuove regole che hanno messo sul medesimo piano il settore pubblico e quello privato. Anche nel campo della ricerca clinica e traslazionale, uno dei pilastri della missione dell’EOC, insieme alle cure e alla formazione, saranno sviluppate nuove strategie di finanziamento sull’esempio della Clinical Trial Unit.
Risorse umane: i cambiamenti
Il Piano dedica particolare attenzione alle risorse umane - medici, infermieri, tecnici, personale alberghiero e tutte le altre professioni - nella consapevolezza che una struttura attrattiva permette di disporre di collaboratori preparati, motivati e fedeli, a beneficio dei pazienti. Buone condizioni di lavoro, di retribuzione e piani di carriera vanno di pari passo con le risposte che l’EOC intende dare a evoluzioni di grande impatto sociale, come la presenza nell’Ospedale in numero sempre maggiore di donne-medico, la mancanza di medici ticinesi, il desiderio dei medici di rimanere più a lungo con le loro famiglie, la diffusione del tempo di lavoro parziale.
In questo contesto di cambiamenti, l’EOC chiede disponibilità ai propri collaboratori con l’obiettivo di ottimizzare l’offerta sanitaria. Già oggi, in determinati settori, come ad esempio l’oncologia e la senologia, i medici e gli infermieri si spostano da un Ospedale all’altro e non è raro che specialisti degli Ospedali universitari vengano in Ticino per consulti ed interventi brevi e specifici. Del resto, i pazienti sanno da tempo che determinate cure e mezzi diagnostici possono essere dispensati in un luogo piuttosto che in un altro. E’ una questione di sicurezza e di qualità delle cure.
Per ulteriori informazioni: Daniele Lotti, Presidente del Consiglio d’amministrazione EOC e
Giorgio Pellanda, Direttore generale EOC (tel. 091 811 13 01)