Disturbi non altrimenti specificati

Binge eating disorder – BED

È una delle patologie fra le più frequenti dei DCA.
Mangiare e mangiare e mangiare e, anzi, abbuffarsi. Senza però, poi, mettere in atto comportamenti di compenso che, invece, sono tipici della bulimia nervosa (vomito autoindotto, abuso di diuretici o lassativi, digiuni o esercizio fisico eccessivo). Le persone affette da binge eating disorder (nella traduzione non letterale italiana, disturbo da alimentazione incontrollata) passano, insomma, momenti o intere giornate a ingerire grandi quantità di cibo. Anche senza sentirsi affamate e con la sensazione di non riuscire a fermarsi o a controllare lo stesso impulso ad alimentarsi. Di conseguenza, accumulano calorie, andando così incontro ad un aumento di peso e diventando finanche obese (leggasi obesità); e vengono colte da sentimenti di sconfitta, di colpa e di disgusto per le proprie dimensioni corporee e vulnerabilità nelle relazioni interpersonali.

Night eating disorder - NED

A seconda che le abbuffate avvengano di giorno o di notte, possono configurarsi i quadri clinici del binge eating disorder o del night eating disorder. Quest’ultimo è caratterizzato da episodi di abbuffate notturne di alimentazione incontrollata che – appunto – si verificano in uno stato di non consapevolezza e, spesso, di vero e proprio sonnambulismo. Al punto che, il soggetto, potrebbe non ricordare nulla il mattino successivo. Questo disturbo è spesso associato ad una forma di ansia notturna, durante la quale il cibo agisce sul soggetto al pari di un ansiolitico o addirittura un sonnifero.

Complicazioni mediche

Le persone affette da binge eating disorder si abbuffano senza però, poi, mettere in atto comportamenti di compenso che mirano ad eliminare le calorie ingerite. Per cui ingrassano, anche a dismisura, andando incontro a complicanze che sono tipiche dell’obesità: diabete, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, malattia coronarica. È importante ricordare che queste tre ultime complicanze possono pure provocare una sorta di effetto domino sulla salute, compromettendola ulteriormente. Infatti, l’ipercolesterolemia aumenta il rischio di problemi cardiovascolari; l’ipertensione favorisce l’infarto al miocardio, l’ictus e le malattie renali; la malattia coronaria, per quasi-naturale destinazione, l’infarto.