Le origini dell'ospedale San Giovanni
Le origini dell'ospedale San Giovanni di Bellinzona risalgono già al XIV secolo. Nel 1300 infatti esso esisteva già come ricovero per viandanti e come Asilo per i poveri di Cristo.
Fino alla fine del 1500 l'ospedale San Giovanni si trovava presso il viale del Dragonato.
Agli inizi del XVII secolo (tra il 1600 e il 1650) l'ospedale si trasferisce vicino alla chiesa di San Biagio per non dover far fronte ai pericoli delle periodiche alluvioni del Dragonato.
Inizio lavori dell'ospedale attuale
La posa e allo stesso tempo la benedizione della prima pietra avvenne il 12 maggio del 1938 (festa dell'Ascensione). A celebrare la cerimonia fu l'"Arciprete pro tempore", ai tempi membro di diritto della Commissione amministrativa, don Giacomo Giorgi.
I lavori proseguirono sotto la direzione dell'architetto Augusto Jäggli e terminarono due anni dopo.
Il 14 aprile 1940 infatti, ebbe finalmente luogo la cerimonia di inaugurazione del nuovo ospedale con sede al Morinascio sopra l'abitato di Ravecchia.
Ampliamenti in corso
Nel 1948 venne sopraelevato il padiglione "Belvedere" e nel 1953 il corpo centrale. Le fasi di ammodernamento si suddivisero in cinque tappe e i lavori terminarono nel 1983 con la costruzione dell'ospedale di emergenza e del padiglione di radioterapia; per quest'ultimo fu necessaria una votazione cantonale in quanto la sua edificazione andava contro il decreto del Gran Consiglio.
Alla fine degli anni 80, si riscontrò la necessità di costruire un nuovo ospedale. Le due possibili soluzioni erano queste: o costruire un ospedale in un terreno sufficientemente ampio e facilmente accessibile, oppure eseguire la ristrutturazione completa di quello già esistente. Per finire, per motivi economici, si optò per quest'ultima.
A partire dal 1987, i lavori di ristrutturazione vennero avviati. Di grande importanza fu il confort alberghiero, poiché si passò dalle camere a tre a quattro letti a quelle da uno a due letti muniti di servizi igienici.
Venne inoltre costruito un nuovo blocco operatorio di cinque sale con il nuovo pronto soccorso, e si lavorò inoltre per l'ampliamento della radiologia, del laboratorio e delle cure intense.
Non si tralasciò comunque l'aspetto ricreativo per i pazienti: infatti furono realizzati un chiosco, la caffetteria e una cappella come luogo di meditazione e preghiera. I lavori per i reparti clinici terminarono nel 2003 con un totale di 227 posti letto per i pazienti degenti, mentre nel 2006-2007 vengono avviati la costruzione e la riattazione dei 2 blocchi amministrativi.
Cambiamento da OSG (Ospedale San Giovanni) a ORBV (Ospedale Regionale Bellinzona e Valli)
Dal 1 gennaio 2001, l'ospedale San Giovanni di Bellinzona crea una rete sanitaria con Faido e Acquarossa e di conseguenza acquista il nome di Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli.
L’ ORBV ha un’ unica direzione composta da un Direttore, dai quadri superiori dell’amministrazione, dalla responsabile delle cure infermieristiche e dal corpo medico.
Ai due ospedali di zona sono attribuiti in particolare la geriatria acuta che si trova presso l’ospedale di Acquarossa e la riabilitazione che si trova presso l’ospedale di Faido.
Le tre sedi collaborano giornalmente tra di loro, e spesso vengono effettuate spostamenti dei pazienti da un ospedale all’altro per la continuazione delle cure.
Questa costituzione è servita a razionalizzare limando i doppi, riducendo i costi e a migliorare la qualità delle prestazioni, soddisfacendo le aspettative degli ospiti e dei partner sanitari.