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Risonanza magnetica Back

 Cos'è la Risonanza magnetica 

L’esame di risonanza magnetica (RM) utilizza un campo magnetico ed impulsi di radiofrequenza cogliendo lo stato normale e/o alterato in cui gli atomi di idrogeno si trovano all'interno del corpo. Sono generate delle immagini di importante valore diagnostico per molte patologie del sistema urogenitale: per esempio lo studio della prostata, dei reni, della vescica o di tutto il corpo (RM whole body). L’esame di risonanza magnetica è senza impiego di raggi X.

Alcuni esempi di Risonanza magnetica in ambito urogenitale

  • RM prostata: 45 min, con mezzo di contrasto in vena;
  • RM reni: ca. 30 min, con mezzo di contrasto in vena;
  • RM vescica: ca. 45 min, con mezzo di contrasto in vena;
  • RM whole body (tutto il corpo): ca 60 min, senza mezzo di contrasto.

Procedura d'esame e preparazione

Siccome l’esame è svolto all’interno di un campo magnetico sarà necessario comunicare prima dell'esame al nostro personale la presenza di eventuali condizioni, come apparecchi dentari o acustici, l'impianto di pacemaker, valvole cardiache, defibrillatori, neuromodulatori, pompe per infusione di farmaci e/o ulteriori apparecchi elettrici nel corpo, clip vascolari, protesi e/o oggetti di metallo all'interno del corpo, tatuaggi, interventi chirurgici ortopedici, agli occhi o alla testa. Importante è segnalare la presenza di un’eventuale claustrofobia o precedenti reazioni avverse al mezzo di contrasto paramagnetico. Tutte queste condizioni necessitano di essere discusse, in quanto potrebbero controindicare l'esame o necessitare di importanti accorgimenti. Risulta molto importante per la qualità delle immagini la buona collaborazione del paziente. In particolare è necessario rimanere assolutamente fermo con tutto il corpo e seguire attentamente i comandi per i periodi di apnea (fino ca. 15 sec.) forniti dal tecnico di radiologia.

Una volta giunti all’interno della sala RM vi verrà chiesto di sdraiarvi su di un lettino che, durante il processo di acquisizione delle immagini, si muoverà all’interno di un anello. Per ottenere delle ottime immagini vengono posizionate delle bobine (ricevitori del tipo microfono) sulle regioni anatomiche esaminate.

Nel caso in cui dovesse essere iniettato un liquido di contrasto si procederà alla posa di una via venosa periferica a livello dell’arto superiore. È bene che se si soffre di qualunque tipo di allergie venga detto tempestivamente al tecnico di radiologia medica che vi prende a carico.

Poiché l’esame può durare dai 30 ai 60 minuti è consigliato far svuotare la vescica prima di iniziare l’esame. Prima dello svolgimento dell’esame il personale ospedaliero provvederà a rimuovere abiti ed oggetti esterni metallici che potrebbero interferire con il campo magnetico.

Rischi

I rischi di un esame RM sono rari. Il contrasto raramente può causare, nel punto di iniezione, un ematoma o può stravasare fuori dalla vena. L’allergia vera o orticaria è stata raramente descritta. Se il paziente ha reazioni allergiche note o ha già avuto allergie al contrasto, è necessario segnalarle comunque al tecnico di radiologia medica o al medico. Si raccomanda al paziente di rimanere 30 min in ospedale dopo l’esame qualora abbia ricevuto contrasto; qualora presenti tardivamente a casa arrossamenti sulla pelle o disturbi respiratori è importante rivolgersi e segnalarli al medico o al pronto soccorso.

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