L'Imaging femminile è la branca della radiologia dedita allo studio delle patologie femminili. Nell'ambito dell'Istituto di Imaging della Svizzera Italiana, l'Imaging femminile è gestito da un gruppo di medici radiologi dedicati alla pianificazione, esecuzione e refertazione degli esami diagnostici inerenti l'apparato riproduttore femminile (utero, tube di Falloppio, ovaie, vagina).
Nell'Istituto vengono eseguiti i seguenti esami riguardanti la diagnosi e il follow-up delle patologie femminili:
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Tomografia Computerizzata (CT) o Tomografia Assiale Computerizzata (TAC)
La CT (tomografia computerizzata) è un esame radiologico che prevede l'utilizzo di radiazioni ionizzanti emesse da una sorgente (tubo radiogeno) che, attraversando gli organi, consentono di ottenere immagini radiologiche atte alla diagnosi di eventuali patologie.
In alcuni casi è prevista la somministrazione di un mezzo di contrasto (mdc) a base di iodio, somministrato per via endovenosa attraverso un'agocannula posizionata generalmente in una vena dell'arto superiore.
Per quali patologie è utilizzata?
Nello studio di problematiche ginecologiche la CT è utilizzata essenzialmente per valutare l'estensione della patologia e l'eventuale interessamento di organi vicini (intestino, perineo, ureteri) al momento della diagnosi.
Viene utilizzata inoltre nel follow-up di patologie oncologiche di origine ginecologica per monitorare la risposta alle terapie sia durante che dopo i trattamenti.
Come si esegue?
L'esame CT è un esame di durata variabile, tra 2 e 20 minuti (a seconda della estensione della regione da studiare), non doloroso, se si eccettui il fastidio dovuto al posizionamento dell'agocannula in vena e la sensazione di calore dovuta alla somministrazione del mezzo di contrasto.
Sempre nel caso della somministrazione di mezzo di contrasto è necessario il digiuno per almeno 4-6 ore, è consentito bere acqua prima dell'esame. È importante avvertire il personale medico e paramedico se si soffre di allergie note o presunte al mdc iodato.
La paziente si annuncia in radiologia dopo l'accettazione, poi viene chiamata dal TRM (tecnico di radiologia) e accompagnata in uno spogliatoio adiacente al locale CT dove le verrà richiesto di indossare un camice al posto dei suoi abiti ed invitata ad accomodarsi per posizionare un'agocannula - generalmente nel braccio - qualora fosse prevista la somministrazione di mezzo di contrasto. Al termine della procedura di preparazione la paziente verrà invitata a stendersi sul lettino della CT, generalmente in posizione supina.
L'esame dura pochi minuti, nei quali la paziente dovrà seguire le indicazioni del tecnico di radiologia, restando ben ferma per ottenere delle immagini di buona qualità diagnostica. Durante l'esame viene richiesto alla paziente di effettuare delle apnee (inspirare e trattenere l'aria) per pochi secondi. Al termine dell'esame la paziente viene accompagnata nello spogliatoio dove può rivestirsi e, tolta l'agocannula, recuperare i propri effetti personali e partire.
Si possono riprendere subito tutte le attività quotidiane, non è necessario astenersi dalla guida o dalle attività sportive. Si può entrare in contatto con bambini e donne in gravidanza perché non si è radiottivi.
È un esame da evitare durante il periodo della gravidanza ameno che non vi sia una stretta e comprovata necessità, per via dell'utilizzo delle radiazioni ionizzanti che potrebbero essere nocive per il feto.
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La risonanza magnetica (RM)
La Risonanza Magnetica è un esame che consente di ottenere delle immagni diagnostiche utilizzando un campo magnetico e degli impulsi di radiofrequenza. Al contrario della CT, non prevede l'uso di radiazioni ionizzanti. In alcuni casi, in base al quesito clinico, è previsto l'uso di mezzo di contrasto a base di gadolinio.
Per quali patologie è utilizzata?
La RM è spesso suggerita come esame di approfondimento dopo un'ecografia per lo studio approfondito dell'utero e della cervice uterina (collo dell'utero), degli annessi (tube di Falloppio e ovaie) e della vagina.
Serve a studiare i singoli organi, la loro anatomia, la patologia e i rapporti tra lesioni e gli organi vicini. Può essere indicata per lo studio dettagliato di patologie come miomi uterini, cisti ovariche, endometriosi e nel sospetto di patologie oncologiche.
Come si esegue?
L'esame RM è un esame di media durata (circa 20-40 minuti), non doloroso, se si eccettua il fastidio dovuto al posizionamento dell'agocannula in vena nel caso in cui fosse necessario somministrare mdc, e che può dare sensazione di claustrofobia indotta dalla macchina (un grosso tubo con le estremità aperte) nel quale la paziente deve stendersi supina. In alcuni casi, su indicazione del medico, può essere somministrato Buscopan in vena.
Sempre nel caso della somministrazione di mdc, sarebbe preferibile - ma non è obbligatorio - il digiuno per almeno 4-6 ore, anche per ridurre il movimento delle anse intestinali. È sempre consentito bere acqua prima dell'esame. È importante avvertire il personale medico e paramedico se si soffre di allergie note o presunte al mezzo di contrasto.
La paziente si annuncia in radiologia, le viene sottoposto un questionario per verificare la compatibilità con la RM, nel quale le viene chiesto se è stata sottoposta in passato ad interventi chirurgici con impianto di materiale metallico (viti, chiodi, protesi, protesi del cristallino, cataratta) o se è portatrice di pace-maker, tatuaggi o piercing. Viene poi chiamata dal TRM e accompagnata in uno spogliatoio adiacente al locale RM, dove le viene fornito un camice in cotone da indossare al posto dei suoi abiti. Viene invitata a lasciare tutti gli oggetti metallici, tutti gli indumenti contenenti materiale metallico (indumenti intimi e abbigliamento), carte di credito e orologio, che potrebbe smettere di funzionare se inavvertitamente portati nel locale RM. Se è prevista la somministrazione di mezzo di contrasto, il TRM posiziona un'agocannula, generalmente in una vena del braccio.
È un esame piuttosto rumoroso, pertanto alla paziente vengono fornite delle cuffie da indossare. A seconda del distretto da studiare, vengono posizionate delle bobine sulla parte del corpo interessata (in questo caso generalmente sulla'ddome) e messe sulla paziente stesa supina sul lettino della RM. Nonostante i rumori di fondo, la paziente può comunque comunicare con il TRM posizionato all'esterno della sala grazie alla presenza di appositi microfoni, ed è dotata di un campanello con il quale richiamare l'attenzione del TRM in qualsiasi momento. Durante l'esame può essere richiesto alla paziente di eseguire delle apnee di breve durata.
Al termine dell'esame la paziente viene accompagnata nello spogliatoio dove può rivestirsi, le viene rimossa l'agocannula, può recuperare i propri effetti personali e partire. Si possono riprendere da subito tutte le attività quotidiane, non è necessario astenersi dalla guida o dalle attività sportive. Si può entrare in contatto con bambini e donne in gravidanza perché non si è radioattivi.
È un esame che può essere eseguito in gravidanza (a partire dal secondo trimestre), ma è comunque necessario avere delle precise indicazioni medica prima di effettuarlo.