COMUNICATO STAMPA

07 July 2006

Al congresso oncologico mondiale a Washington il Prof. Dr med. Franco Cavalli
assume ufficialmente la presidenza dell’Unione Internazionale Contro il Cancro
(UICC)

Domani (sabato) si aprirà ufficialmente a Washington il World Cancer Congress (il congresso oncologico mondiale) alla presenza di delegati provenienti da oltre 130 paesi. Questo congresso, che nel 2008 si terrà a Ginevra, è organizzato attualmente dalla Società Americana contro il Cancro (American Cancer Society) per conto dell’Unione Internazionale Contro il Cancro (UICC). Nel corso dell’assemblea generale dell’UICC tenutasi oggi, il Prof. Dr med. Franco Cavalli, direttore dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana, ha assunto ufficialmente la presidenza dell’UICC, a cui era stato già prescelto quale presidente-eletto due anni fa, durante la precedente assemblea generale tenutasi a Dublino. L’UICC, che raggruppa circa 300 membri in oltre 100 nazioni, è l’unica organizzazione a livello globale che abbia quale unico scopo la lotta contro il cancro. Membri dell’organizzazione sono leghe nazionali contro il cancro, istituti di cura e di ricerca, organizzazioni di pazienti e, in alcuni casi, governi rappresentati dai loro ministri della sanità. La sede centrale dell’organizzazione è a Ginevra: proprio quest’anno l’UICC aprirà un primo ufficio regionale per l’Asia a Bangkok, mentre esistono già alcuni uffici di portata nazionale (India, Cina, ecc.). Il Prof. Cavalli pronuncerà il suo discorso programmatico nel corso della cerimonia d’apertura del congresso mondiale, prevista per domani (sabato). Alla cerimonia prenderanno la parola anche la Firstlady Barbara Bush e l’ex-presidente americano George Bush senior. Nel suo intervento, Cavalli porrà l’accento su come la sua priorità sia rappresentata dallo sviluppo delle possibilità di prevenzione e di cura dei tumori nei paesi sottosviluppati. Per i prossimi 15 anni ci si attende infatti un’esplosione di casi di tumori nei paesi poveri, poiché questi sempre di più sono confrontati sia con le forme tumorali legate alla povertà che con i tumori tipici di uno stile di vita di tipo occidentale (p. es. tumori del polmone a causa del fumo). Purtroppo le possibilità di prevenzione e di terapia in questi paesi sono di molto inferiori a quelle esistenti nei paesi più ricchi, cosicché si prevede che entro il 2020 quasi l’80% dei 12 milioni di decessi che si aspettano per quell’anno si registreranno nei paesi del Terzo Mondo. Un esempio tipico di questa disparità crescente è rappresentato dall’oncologia pediatrica: mentre alle nostre latitudini ca. l’80% dei bambini con tumori vengono guariti, la percentuale di guarigione nei paesi poveri è spesso inferiore al 10%, cosicché si calcola che ci siano ogni anno almeno 100'000 bambini che muoiono di tumore e che potrebbero essere guariti. Proprio perciò l’UICC, in un progetto già diretto dal Prof. Cavalli da oltre un anno, ha recentemente lanciato 16 progetti in 10 paesi poveri (dal Bangladesh alle Filippine, dall’Egitto al Senegal) per creare un nucleo di strutture in grado di affrontare il problema dei tumori infantili. Bisogna sottolineare come questo progetto si basi in buona parte sull’esperienza fatta dall’Associazione ticinese d’aiuto medico al Centro America (AMCA) con il suo progetto per la cura dei tumori infantili all’Ospedale La Mascota in Nicaragua. Nel prossimo anno un’altra decina di progetti verranno lanciati in ulteriori 6 paesi poveri, sempre nel campo dell’oncologia pediatrica. Il congresso oncologico mondiale terminerà mercoledì 12 luglio; nel discorso di chiusura il Prof. Cavalli, elencherà gli obiettivi che l’UICC vorrà realizzare a livello globale entro il 2008, quando all’omonimo congresso a Ginevra verrà fatto un bilancio dell’azione di questi due anni. Michele Morisoli Direttore ORBV

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