Certificazioni ISO

16 July 2004

Qualità e ambiente, la Lavanderia EOC di Biasca
ha sottolineato con una festa le certificazioni ISO

Una cinquantina di dipendenti della Lavanderia Centralizzata dell’Ente Ospedaliero Cantonale (LCB/EOC), diretta da Renzo Bonvini, ha festeggiato in piena natura presso l’Agriturismo La Finca di Cresciano, l’ottenimento del certificato ISO 14001 per la salvaguardia dell’Ambiente e il rinnovo di quello per la Qualità ISO 9001/2000. Questi concetti sono ora integrati - insieme alla sicurezza sul posto di lavoro di cui fanno parte anche le misure di polizia del fuoco - in un unico sistema di conduzione aziendale. In tale contesto il responsabile per l’Ambiente e la Sicurezza Renzo Degrussa ha organizzato recentemente presso l’azienda un ciclo di esercitazioni con i Pompieri di Biasca. Sono così state aggiornate, con la collaborazione del personale, le misure di sicurezza e prevenzione che riguardano sia l’incendio che la fuoriuscita di prodotti inquinanti. La qualità Per quanto riguarda la qualità, la complessa procedura di certificazione ha richiesto alla lavanderia, con la responsabile Tatjana Maceroni, di rivedere e descrivere nei dettagli le fasi della lavorazione, secondo i requisiti delle norme ISO verificati dall’ente certificatore preposto (SGS). I processi di progettazione, cernita, lavaggio, finitura, riparazione, servizio e distribuzione sono stati vagliati in modo minuzioso. L’intero flusso produttivo è risultato conforme agli standard di qualità richiesti. L’ambiente Allo stesso modo la lavanderia si è confrontata con la protezione dell’ambiente. La certificazione ha permesso di controllare il rispetto delle leggi federali, cantonali e comunali in rapporto all’impatto ambientale. Nell’ambito della gestione energetica sono state fatte valutazioni positive dei progetti avviati nel 2003; si è lavorato in particolare per ottimizzare l’impianto della caldaia a gas per la produzione di vapore e acqua calda. Si sta preparando per il 2005 l’introduzione dell’ecobilancio. Grandi numeri Fin dalla sua costituzione, nel 1991, la Lavanderia Centralizzata dell’EOC di Biasca ha avuto grande riguardo per la salvaguardia dell’ambiente. L’obiettivo è di ridurre al minimo l’impatto ambientale, nonostante la lavanderia sia un’azienda di “grandi numeri”: trattamento di 7,5 t al giorno di biancheria, consumo medio annuo di 35 t di liscive miste (dosate al millilitro), impiego annuo di 750 mila Kwh di elettricità, consumo giornaliero di acqua pari a circa 200 metri cubi (si tratta di una lavanderia ad acqua e non chimica), percorrenza annua complessiva di circa 100 mila km per il ritiro e la distribuzione della biancheria. Un mercato complesso L’ottenimento delle due certificazioni è molto importante per la LCB. Esse riflettono l’impegno dell’azienda di mantenere elevata, al proprio interno, l’attenzione, verso i collaboratori, favorendo un clima aperto e gradevole per mansioni lavorative in gran parte pesanti e faticose. Verso l’esterno, i certificati ISO nell’ambito della Qualità e dell’Ambiente sono requisiti indispensabili per affrontare una realtà di mercato complessa. La pianificazione ospedaliera, con la relativa riduzione di posti letto e l’arrivo di nuovi prodotti tessili e il monouso, inducono la LCB ad ampliare il proprio raggio d’azione e conoscenze. Oltre a servire le 8 sedi ospedaliere dell’EOC, la lavanderia di Biasca ha assunto una dozzina di mandati da parte di clienti esterni privati. Per il rinnovo e l’ottenimento dei due certificati la ditta si è appoggiata ad un consulente esterno, EXEM di Gondola, che ha partecipato all’implementazione delle norme ISO nel sistema di gestione aziendale integrato e all’istruzione del personale quadro che, a sua volta, ha formato i propri collaboratori diretti.

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