L’Ala Sud dell’Ospedale Regionale di Mendrisio “Beata Vergine”: molto più di un ampliamento

Le riflessioni per un possibile ampliamento dell’ospedale regionale di Mendrisio sono cominciate nel 2014, sulla spinta delle problematiche dettate dalla crescita dell’attività clinica ambulatoriale e conseguente carenza di spazi dedicati.

I nuovi trend internazionali evidenziavano infatti la necessità di favorire il passaggio da cure stazionarie caratterizzate da lunghe degenze a una presa in carico più dinamica. Da qui la necessità di riorganizzare gli spazi a favore di una migliore separazione dei flussi di cura, con una parte dedicata alle cure erogate in regime di degenza e una sempre più ampia offerta delle prestazioni ambulatoriali.

Si è trattato di un iter complesso quello che ha portato alla realizzazione del nuovo stabile, iniziato con la pubblicazione di un concorso internazionale di architettura, che ha permesso di scegliere fra 38 progetti la proposta architettonica più convincente. La giuria ha individuato nella soluzione dello studio di Architettura Gaggini di Lugano la proposta più adeguata, in quanto rispondente a diverse esigenze, oltre a quelle puramente funzionali.

Rinnovare e ammodernare strutture e tecnologie significa investire sul futuro. Innovazione non è un obiettivo fine a sé stesso, ma una condizione per migliorare e garantire sempre la massima qualità.

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Fin dall’inizio è stato chiaro che si andava verso un nuovo concetto di apertura, verso un ospedale che si voleva espandere verso l’esterno, verso i pazienti e la popolazione in generale. Concezione in linea con i nuovi modelli di cura e visione dell’EOC, che porta gli ospedali ad avvicinarsi al paziente e non più porsi come strutture chiuse su sé stesse.

Sulla base di questa visione è stata dunque concepita l’Ala Sud, inaugurata ufficialmente dalle autorità locali il 29 aprile 2022. L’edificio, pur articolandosi su cinque livelli, si inserisce armoniosamente nel contesto urbano e non si pone in concorrenza con l’edificio principale; anzi lo completa e lo valorizza. Una struttura moderna che si unisce in modo ordinato ed elegante alla struttura esistente, delineando uno spazio pubblico facilmente fruibile, aprendo nuove prospettive e sinergie con il territorio.

Nonostante le necessarie modifiche decise in corso d’opera (la più significativa è sicuramente l’aggiunta di un intero piano inizialmente non previsto), l’Ala Sud è stata messa in esercizio il primo aprile 2022 nel rispetto dei tempi e dei costi preventivati.

In ambito clinico sono stati ripresi i molti progetti sospesi a causa della pandemia. In particolare quello sulla definizione di un nuovo modello professionale infermieristico, denominato “Professional Practice Model (PPM)”, in cui gli infermieri possano riconoscersi. Il coinvolgimento di infermieri e ostetriche, nella fase di sviluppo del progetto, permette di dare loro voce, rendendoli coprotagonisti nell’identificare gli elementi che andranno a costituire il modello stesso.

La nuova Ala Sud in cifre

  • 7000 mqSuperficie complessiva edificio

  • 8000 mqSuperficie sistemazione esterna

  • 4000 mqSuperficie autosilo

  • 36 mlnCosti edificio

  • 6 mlnCosti ampliamento autosilo

  • 120Nuovi posteggi in autosilo